Palermo. Pitarresi (Udicon): “Poste Italiane, disservizio per consegna saldo e giacenza 2019”

Diverse agenzie di Poste Italiane di Palermo non accolgono le richieste dei clienti per la consegna della certificazione del saldo e giacenza al 2019, rispondendo che non è pronta e rimandando tutti, alla data del 15 gennaio, senza dare una precisa motivazione. A darne notizia Maria Pitarresi che come rappresentante dell'Udicon (Unione difesa consumatori della sezione di Palermo) riferisce, a nome di diversi soci e cittadini, le enormi difficoltà degli utenti nel ricevere la documentazione richiesta e per lo più indispensabile per il rinnovo dell'Isee e quindi per ricevere diversi sussidi. “Tale atteggiamento, per di più infastidito, riferiscono in molti, ha creato un notevole disappunto e nervosismi agli utenti. Inoltre - spiega Pitarresi - non viene data una giusta informazione, in quanto la giacenza del 2019 è pronta da un anno. Tantissime le lamentele dovute all’ansia e alla preoccupazione, in quanto il documento è indispensabile per il rinnovo dell’Isee e per proseguire ad avere il sussidio del reddito di cittadinanza, (al momento per molti unica fonte di sostentamento) ma anche per altre prestazioni che si chiedono all’inizio dell’anno come l’iscrizione scolastica”.
“Dopo aver fatto aspettare ai clienti un turno anche di ore, non sarebbe più facile effettuare la consegna e smaltire l’affollamento? Certo - continua Pitarresi - le richieste sono tante e con gli altri servizi da gestire, ritengo che non sia per niente facile, magari si potrebbe dare anche un‘alternativa con dei turni scaglionati, anziché rinviare tutti a un’unica data con il rischio di creare assembramenti e di creare ulteriori file presso i Caf patronati”. “Spero che si trovi una soluzione per rispondere meglio e al più presto alle esigenze dei cittadini. Il cliente non deve essere corteggiato con particolari attenzioni, soltanto quando vi sono procedure che danno un beneficio, ma va sempre curato e rispettato per ogni necessità, soprattutto in considerazione del periodo di difficoltà che stiamo vivendo”, conclude Pitarresi.

2 commenti:

  1. Ciao maria anche a noi hanno detto così e ora che si deve fare?

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  2. Una vergogna file interminabili per poi sentirsi dire no se ne parla dopo il 16 gennaio un

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