Covid. Zacco a Prefetto, Commissario e Sindaco "Maggiore trasparenza su dati

Covid. Zacco a Prefetto, Commissario e Sindaco "Maggiore trasparenza su dati per provvedimenti che colpiscono categorie produttive". Il Presidente della Commissione Consiliare per le attività produttive Ottavio Zacco ha inviato oggi una lettera al Prefetto, al Sindaco e al Commissario per l’emergenza Covid Renato Costa con cui chiede una maggiore trasparenza e regolarità nella trasmissione e comunicazione dei dati relativi all’andamento dei contagi da Covid-19 in città. Nella sua nota, Zacco sottolinea che “dal mese di ottobre, con una certa regolarità il Comune ha diffuso alla popolazione informazioni accurate, fornite dalla ASP, che permettevano a tutti di avere un quadro della situazione, valutarne la gravità e il miglioramento sulla base di dati certi e ufficiale” ma che “ormai dall’inizio di marzo, però, tale flusso di informazioni si è interrotto ad eccezione dei dati diffusi giorno 20, che hanno fatto sorgere non poche perplessità per il repentino e notevole calo dei contagi rispetto a quanto riferito in precedenza.”
Citando l’ultima Ordinanza sindacale che ha ulteriormente prorogato di una settimana, fino a ridosso del periodo della zona rossa, la chiusura dei mercatini della VII Circoscrizione, Zacco sottolinea che tale ordinanza è stata emanata “nonostante l’assenza di dati” e “in ottemperanza a quanto richiesto dalle autorità sanitarie”. Per il Presidente della Commissione “quest’ultima ordinanza è apparsa a molti, soprattutto a coloro che ne subiscono le conseguenze per la sostenibilità delle proprie attività economiche e commerciali, in aperto contrasto con le ultime notizie sull’andamento dei contagi.”
Zacco sottolinea quindi “una situazione di malessere e perplessità da parte di diverse categorie produttive, che è bene ricordare rappresentano centinaia di lavoratori, centinaia di famiglie che vedono messa a rischio la propria fonte di sostentamento.”. Da qui l’invito a che subito dopo Pasqua “si possa registrare un cambio di metodo, un maggiore coinvolgimento e soprattutto una maggiore attenzione alle categorie produttive, che sono certo sono disponibili a fare sacrifici come tanti ne hanno fatti in questi mesi, purché questi appaiano comprensibili e motivati e non frutto di scelte e indicazioni non supportate da dati chiari e trasparenti.”

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