Le strofe viaggiano attraverso i Trionfi, quindi, alla scoperta dell’Io più profondo, nel segno della tarologia che, lontano da ogni pretesa di veggenza, indaga sui sogni, sui dubbi e sulle nostre paure più profonde. Il volume non ha alcuno scopo esoterico, dunque, ma vuol fornire un punto di vista personale sulla valenza che gli Arcani Maggiori dei Tarocchi possono avere per ognuno di noi. La raccolta è un divertissement, un inno alla Poesia in tutte le sue sfumature. Il Matto, ossia lo Zero, la carta dell’eterno pellegrino è l’inizio di tutto, e ben rappresenta nei suoi aspetti positivi, e persino in quelli negativi, l’energia primordiale che ci anima e ci sostiene, il caos indispensabile e vitale, perché da quel magma che fonde estasi e dolore, tutto nasce e tutto ritorna.
Perché il Matto siamo noi.
Uno stralcio del libro
dodici [l’appeso]
prova a pensare diverso
nello specchio dei segni
restando immobile per aria
antipode del mondoverso
da qui rinascerai e il falso
annegherà per sempre
dentro al vero espiato
della luce colante a stille
L’AUTORE
Luciano Pennino, napoletano, negli anni Settanta si forma artisticamente negli ambienti della musica e del teatro sperimentale. Fonda alcune compagnie teatrali e inizia una produzione di scrittura creativa i cui testi vengono pubblicati su varie riviste libere.
Negli anni Ottanta crea la società per i servizi editoriali Pegaso. Nel 1992 edita il primo free press italiano di arte, cultura ed ecologia Metrò|Treno cittadino. Due anni dopo edita il catalogo dell’editoria campana Profili di editori e altre pubblicazioni locali.
Dal 1996 ad oggi svolge un’intensa attività di grafico editoriale.
Nel ’97 esce per le edizioni Intra Moenia la raccolta di poesie Segno in versi; nel 2001 per i tipi di Araba Felice è presente nella raccolta collettiva multimediale di poesia Guerra; negli stessi anni per la casa editrice Dedalus del poeta Emilio Piccolo esce il poemetto Di contrasti e piccoli disastri.
LA CASA EDITRICE
Oèdipus nasce nel 1997 per farsi testimone dei percorsi nuovi e, non di rado, sperimentali sui quali si sono incamminati nel nostro Paese i linguaggi della poesia e della prosa. Vocazione accompagnata allo speciale interesse per testi rari e (ancora) nascosti e alla ricerca storico-culturale.
Aderisce a temi e motivi espressi dalla cultura latinoamericana, insieme alla (più audace) decisione di mantenere viva l'attenzione sulla drammaturgia, non solo nazionale.
Oèdipus pubblica 22-25 titoli all’anno e i periodici Lo Stato delle Cose, pensiero critico e scritture; Trivio, poesia, prosa, critica e i Quaderni dell'Agro, documenti e studi (sull’area sarnese-nocerina e sul territorio campano).
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