Anagrafe. Dichiarazione Igor Gelarda (Lega)

"A Palermo ci sono 60 famiglie, palermitane, che non riescono ad ottenere la residenza e non possono avere la carta d'identità, né usufruire degli assegni familiari o avere il medico di base. La vicenda denunciata dal sindacato SUNIA, con il ricorso alle vie legali contro il Comune per far ottenere la residenza a queste famiglie che vivono nei locali ex ONPI a Partanna e al complesso Francesco Crispi del CEP, è la prova che per il Sindaco Leoluca Orlando e la sua giunta sembrano esistere cittadini di serie A (gli stranieri) e di serie B (i palermitani). Come non ricordare agli inizi del 2019 le urla, i proclami e le firme apposte personalmente da Orlando sui provvedimenti di concessione della residenza a tanti cittadini stranieri, pur di andare contro il decreto sicurezza di Matteo Salvini- continua Gelarda.
Per i migranti ordinò ai suoi uffici di "sospendere qualunque procedura che possa intaccare i diritti fondamentali della persona con particolare, ma non esclusivo, riferimento alle procedure di iscrizione della residenza anagrafica" Oggi invece le cose sembrano essere cambiate, e la sua amministrazione sta lasciando senza residenza tutte queste famiglie palermitane , con tanti bambini e anche alcuni disabili. Famiglie che avevano già cominciato un importante percorso di regolarizzazione, con il comune di Palermo, che la mancata concessione della residenza inevitabilmente bloccherà. Questi palermitani non sono sufficientemente sotto i riflettori della stampa e non sono adatti a creare un caso mediatico, e non valgono per Orlando nemmeno lo sforzo di una firma. Come Lega presenteremo una interrogazione parlamentare per avere chiarezza su questa vicenda". Lo ha dichiarato Igor Gelarda, capogruppo Lega a Palazzo delle Aquile.

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