RADIO-REUMA è il nuovo servizio dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo

Palermo - RADIO-REUMA è il nuovo servizio dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo per la cura delle spondiloartriti, che coniuga la reumatologia con la radiologia Un ambulatorio condiviso per le spondiloartriti che offra la possibilità di un continuo confronto tra i diversi specialisti per la gestione dei più di 700 pazienti già in carico presso l’UOSD di Reumatologia e per tutti quelli che giornalmente afferiscono per ricevere nuova diagnosi. Spondiloartrite (chiamata anche spondiloartropatia) è un termine usato per descrivere un gruppo di malattie (che colpiscono principalmente individui geneticamente predisposti) del tessuto connettivo che causano un’importante infiammazione articolare.
Queste malattie colpiscono le articolazioni e la colonna vertebrale e hanno alcune caratteristiche comuni. Ad esempio, possono causare mal di schiena, infiammazione degli occhi (uveite), sintomi del tratto digerente ed eruzione cutanea. La spondiloartrite giovanile colpisce le estremità inferiori, danneggia spesso le articolazioni ai lati opposti del corpo a vari livelli e inizia, il più delle volte, nei ragazzi di sesso maschile di età compresa fra i 7 e i 16 anni. La nascita di questo nuovo servizio per il territorio è frutto della collaborazione della UOSD di Reumatologia, diretta dalla dottoressa Giuliana Guggino, medico reumatologo e professore associato dell’Università degli Studi di Palermo, il dottore Fabrizio Candela e la dottoressa Italia Spoto, dirigenti medici radiologi del Dipartimento Assistenziale Integrato di Radiologia Diagnostica, Interventistica e Stroke dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo, diretto dal Professore Massimo Midiri. Nel corso degli anni le diverse Società Scientifiche (inclusa la SIR, Società Italiana di Reumatologia) hanno evidenziato la necessità di cambiare la prospettiva della diagnosi Medica e del follow up del paziente. Risulta necessario che gli esperti delle varie discipline cooperino nella gestione di queste patologie mettendo insieme le proprie conoscenze al fine di ottimizzare i tempi della diagnosi. Gli strumenti metodologici sono quelli propri delle pratiche basate sull’evidenza, in cui la definizione di linee guida e percorsi diagnostici/terapeutici si rafforzano con integrazione delle risorse e la collaborazione multidisciplinare. L’insieme degli aspetti Clinici e Organizzativi rappresenta il catalizzatore che ha agito in più ambiti della medicina aggregando le recenti evidenze scientifiche. Queste evidenze hanno permesso la gestione congiunta dei pazienti con patologie croniche all’interno di ambulatori condivisi, l’Ambulatorio CROSS, attivando un percorso univoco, Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale per i pazienti con patologie croniche in cui si ha un interessamento del Sistema Immunitario. A completamento degli ambulatori CROSS il confronto con il radiologo nell’ambito delle malattie infiammatorie croniche articolari diventa indispensabile per garantire elevati standard diagnostici e nel follow-up di pazienti affetti da tali patologie. "Le malattie croniche - dichiara il professore Massimo Midiri - hanno un impatto significativo sulla salute e sull’assistenza socio-sanitaria, in termini di mortalità, morbilità e disabilità. L’incidenza di tali patologie aumenta di anno in anno e con esse aumenta la necessità di ottenere una diagnosi precoce per evitare l’instaurarsi di danni irreversibili. Il raggiungimento di una precisa diagnosi in tempi brevi e il successivo follow-up del paziente sono ormai gli obiettivi di tutte le realtà sanitarie. Risulta evidente come un modello di integrazione tra strutture, rappresenta una grande opportunità per il sistema sanitario e per la qualità delle cure di una realtà altamente specializzata come quella di un policlinico universitario, coniugando l'assistenza erogabile a livello di popolazione con la capacità di indirizzare il progetto assistenziale individuale e di specifici sottogruppi di pazienti, ottimizzando indipendenza, specificità e coinvolgimento individuale nell’assistenza stessa. La gestione di questi pazienti necessita sin dal momento della diagnosi che per tutto il follow-up, un continuo confronto tra il Reumatologo ed il Radiologo al fine di ottenere una più precoce diagnosi ma soprattutto di valutare nel follow-up la adeguatezza delle cure nel prevenire il danno articolare irreversibile. Per far ciò - conclude Midiri - verranno istituiti SLOT dedicati a questi pazienti per accedere alle indagini radiologiche con personale ultra specializzato e successive sedute ambulatoriali in cui la valutazione clinica e strumentale verranno discusse dai diversi specialisti a supporto della gestione del paziente."

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