L'assessorato regionale all'Istruzione e alla Formazione professionale, secondo quanto determinato dalla legge di Stabilità nell'ambito del pacchetto di interventi straordinari decisi dal governo Musumeci e destinati all'istruzione, per incentivare e favorire la continuità del percorso formativo dei giovani siciliani, ha destinato i fondi utili alla copertura delle tasse universitarie degli studenti che avessero deciso di tornare in Sicilia, proseguendo il loro progetto di studi in una delle sedi universitarie dell'Isola.
Infatti, per ciascun giovane universitario proveniente da altre sedi italiane e iscritto all'anno accademico 2020-2021, ogni Ateneo siciliano ha diritto ad un contributo di 1.200 euro. Pertanto, ad oggi, completate le procedure di trasferimento dei nuovi iscritti, sono stati destinati circa 85 mila euro all'Università di Palermo, che è stata scelta da 71 studenti; 40 mila all'Università di Catania, con
34 nuove iscrizioni; circa 22 mila euro per i 19 studenti che hanno fatto rientro all'Università Kore di Enna e, infine, 12 mila euro per i 10 studenti che hanno completato le procedure di iscrizione all'Università di Messina. Sono quindi 134 i giovani universitari che, per effetto del loro rientro, hanno diritto per l'anno in corso alla gratuità degli studi.
A questo si aggiunge un altro dato positivo, relativo al numero degli immatricolati al primo anno di corso. Tutti gli Atenei, infatti, hanno registrato un numero più elevato di iscrizioni, complessivamente circa il 15% rispetto all'anno precedente, e precisamente a Palermo, quest'anno, le matricole sono 8.507, a Catania 7.318, a Messina 4.848 e ad Enna 902.
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