Seguendo sempre le norme del codice e della deontologia non venne meno neanche quando, per motivi di salute, dovette per qualche tempo lasciare il servizio attivo. Rappresentava l'incubodelle cosche mafiose per conoscenza della loro evoluzione e pericolosità.
Per tali motivazioni quella tragica sera, su ordine del famigerato re della Kalsa Masino Spataro spietato trafficante di stupefacenti e con l'avallo della cosca dei terribili Savoca, che l'eroico maresciallo Ievolella fu trucidato.
Processualmente, per l'indulgenza del tristemente noto magistrato Corrado Carnevale, furono cassate ben tre sentenze della Corte di Assise di Appello, ma alla fine furono condannati i responsabili e resa giustizia alla memoria del martire per la giustizia Vito Ievolella.
L’Associazione per onorare la memoria dei caduti nella lotta contro la mafia che annovera tra gli associati fondatori la figlia Lucia, rammenta che nell'area antistante il convento dei Frati Cappuccini di Baida è stato dedicato unitamente ad altri martiri in memoria un albero di arance amare, riportando la citazione " non omnis moriar ", ossia "gli eroi sono eterni".
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