I controlli sono stati estesi, inoltre, alle cucine. Queste "sono risultate carenti di sanificazione continua la Questura,con porte d’ingresso prive di protezione da intrusione di animali e con stoviglie e suppellettili non adeguatamente conservate". Anche in questa circostanza è stata elevata una sanzione pari 3.000,00 euro per carenze igienico-sanitarie.
Infine, l’ispezione ha riguardato l’eventuale impiego di personale “in nero”. Al riguardo, "è stata accertata, tramite personale dell’Ispettorato del Lavoro, la presenza di lavoratori non contemplati nelle scritture e nei documenti contabili obbligatori. I lavoratori irregolari sono stati individuati all’interno delle cucine e tra coloro che servivano ai tavoli ed essendo di numero superiore al 20% della forza lavoro presente, è scattata la sospensione dell’attività imprenditoriale per cinque giorni a decorrere dalla data odierna con sanzioni pecuniarie che superano i 7.000,00 euro".
Infine, sarebbe stata riscontrata la violazione della Legge 300/70 e Dlgs 196/2003, per l’ installazione di impianti audio-visivi per il controllo a distanza dell’attività degli impiegati senza previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali e senza avere osservato le modalità dettate per l’uso di queste apparecchiature dallo stesso Servizio Ispettivo dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro competente territorialmente. Violazione punita con sanzioni pecuniarie superiori a 1.500,00 euro.
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