La mostra fotografica "Antimafia intinerante" della Dia. Direttore Vallone: "Vogliamo arrivare alla gente, soprattutto ai giovani"

di Ambra Drago
La mostra "Antimafia itinerante" che sarà esposta in 22 città ha preso ufficialmente il via da Palermo, in particolare dall'aula bunker del carcere Ucciardone luogo simbolo del contrasto alla criminalità. "Abbiamo pensato che dovevamo andare in mezzo alla gente e agli studenti- sottolinea il direttore della Dia, Maurizio Vallone. Ci tengo a dire che tutto il personale della Dia ha realizzato questi pannelli ognuno dei quali possiede un Qr Code che fornisce la descrizione- storia, anche con l'ausilio di un video della nostra attività ". Un percorso che celebra trent'anni di storia della Dia e che ha come obiettivo proprio di arrivare alla gente, agli studenti e ai cittadini. Ma entriamo nel particolare e grazie all'ausilio della dott.ssa Francesca Mellea, vice questore vicario del Centro Operativo di Roma, che ne ha curato la mostra abbiamo intrapreso un viaggio emozionale, storico e respirato il sacrificio che uomini e donne hanno messo in ogni operazione di contrasto alla criminalità organizzata, sia essa Cosa nostra, 'Ndrangheta, Camorra o Sacra corona unita. Si tratta di trentaquattro pannelli divisi in cinque aree tematiche. L'esposizione si apre con un pannello dedicato agli anni delle Stragi ( dal 23 maggio del 1992' passando per il 19 luglio e poi ancora il 14 maggio del 93' via Fauro a Roma e poi il 27 maggio dello stesso anno l'attentato di via dei Georgofili a Firenze e poi ancora il 27 lyglio via Palestro a Milano e il 28 luglio del 93'i riferimenti a San Giovanni in Laterano e San Giorgio a Velabro). 
Nel percorso storico non poteva mancare l'inizio , ovvero la nascita della Dia avvenuta il 29 ottobre 1991 in quell'occasione il Corriere della Sera titolò"Dia, specialisti contro le cosche". Un'armata antimafia basata su tre interforze, polizia, guardia di finanza e carabinieri che sono specializzate nel contrasto alle mafie e che si alternano al vertice nel dirigere per l'appunto la direzione centrale con sede a Roma. Ecco che una triade di pannelli mostrano la struttura della Dia che vede all'incirca 1.400 agenti , 12 centri operativi e 10 sezioni operative sul territorio italiano. Sempre continuando questo viaggio all'interno della mostra successivamente vi è la parte dedicata alle investigazioni preventive e all'aggressione dei patrimoni mafiosi e tra le varie operazioni della Dia viene ricordata quella chiamata "vento del sud" del 2015. In questa operazione che tocca la Calabria, il Lazio, la Lombardia e la Sicilia avviene una confisca di beni per oltre un miliardo all'imprenditore Nicastri, il "re dell'eolico" indiziato di essere un finanziatore di Cosa nostra.La mostra contiene anche un exscursus sulle operazioni antimafia e sulla cattura dei latitanti, fra tutti quella storica di Bagarella per arrivare nel 2013 con l'operazione "Eden" ad arrestare 30 fiancheggiatori del latitante Matteo Messina Denaro. Tra loro anche i suoi familiari come la sorella. tante le operazioni antimafia come ad esempio quella denominato "Olimpia" a Reggio Calabria nella quale sono state arrestate nel 1995 ben 502 persone.
Ma c'è anche un pannello, sempre nell'ambito del contrasto alle mafie straniere come ad esempio con l'operazione "ultimo imperatore". Nel 2005 la Dia arrestò gli esponenti di un'organizzazione criminale, composta anche da cittadini cinesi, che sarebbe stata dedita al riciclaggio di somme di denaro provento di contrabbando nel mercato Ue. I ricavi secondo gli investigatori venivano trasferiti in Cina o in Italia. Infine la quinta sezione è dedicata all'antimafia in ambito internazionale e la cooperazione. come ad esempio la Rete Operativa Antimafia@ON nata per volere del Consiglio Ue nel 2014 che rende possibile grazie all'impiego di investigatori di 27 Agenzie di <polizia in rappresentanza di 22 Paesi, in missioni operative per il contrasto alle organizzazioni criminali presenti nell'Unione Europea. La mostra sarà aperta al pubblico nei pomeriggi del 9 e 10 novembre p.v. dalle ore 14.00 alle 17.00, e nei giorni di giovedì 11 e venerdì 12 novembre dalle ore 9.00 alle 17.00.

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