Task Force regionale per una informativa sulle nuove regole per la riapertura in sicurezza delle scuole

di Domenico Mazzeo

L’assessore regionale alla Pubblica Istruzione e Formazione Professionale della Regione Sicilia, on.le prof.re Roberto Lagalla, ha convocato per domani (08 gennaio) , in video conferenza, alle ore 10,30, la Task Force regionale per una informativa sulle nuove regole per la riapertura in sicurezza delle scuole, comprese quelle di formazione. Probabilemnte
la convocazione dovrà chiarire alcuni aspetti relativi al nuovo decreto anti-covid che il 5 gennaio è stato varato dal Consiglio dei Ministri, richiamando, altresì, l’attenzione che ci sono una quarantina di Comuni che già dalla mezzanotte di domani 08 gennaio e fino alla mezzanotte di mercoledì 19 gennaio, con ordinanza a firma del presidente della Regione Sicilia, on.le Nello Musumeci, saranno dichiarati zona arancione. Solo in questi Comuni si potrà passare subito alla DaD (Didattica a Distanza) per almeno una o due settimane.
Evidente che domani si parlerà della situazione caotica che si potrebbe verificare con la riapertura di lunedì 10 gennaio della scuola e, anche, se la Regione volesse non potrebbe chiudere le scuole e passare alla didattica a distanza. Infatti, la Sicilia è, al momento, in zona gialla, per disposizione nazionale, quindi le scuole devono rimanre aperte, seppur con i dovuti distinguo. Con ogni probabilità l’assessore Lagalla domani presenterà ai componenti della Task Force un protocollo - già confezionato - che non si distanzierà di molto dalle misure anticovid adottate dal governo nazionale, indicando ai dirigenti scolastici i comportamenti da tenere, come applicarle e con quali risorse economiche attingere. Il tasto dolente sarà come procedere con i tamponi da effettuare nei confronti della comuinità educante e quale procedura da seguire per i tamponi da effettuare quando si è davanti ad uno o più studenti positivi in classe. A tal proposito, le misure urgenti proposte dal governo Draghi, per il tracciamento dei contagi da Covid-19 nella popolazione scolastica, prevederebbero approcci differenziati in relazione al numero di alunni positivi, alla tipologia del ciclo educativo e allo stato vaccinale dei singoli. A questi è necessario attenersi in Sicilia. Infatti, le norme vigenti consentirebbero alle Regioni di intervenire con decisioni autonome solo nel caso di zona “arancione” o “rossa”. La Sicilia, come detto, nella fase attuale è in “zona gialla”, quindi deve applicare le norme nazionali. Pertanto, si impone “obtorto collo” di alzare la misura dei controlli nel pieno rispetto delle regole generali di cautela, a partire dalla didattica a distanza nel caso di soggetti positivi nella scuola primaria e di seguire le regole della sorveglianza sanitaria negli altri casi. Salvo impennate dell’ultimo minuto, in parole povere, domani verrebbe confermata la didattica in presenza, facendo eccezioni per quelle zone ad “alta densità di contagi” dichiarate con ordinanza del presidente della Regione, nel rispetto dell’andamento della pandemia, per le quali è prevista la facoltà di procedere con la didattica a distanza, previa ordinanza del sindaco e su conforme parere dell’autorità sanitaria. Comunque non appare superfluo richiamare l’attenzione comune che il diritto allo studio e il diritto alla salute sono entrambi incomprimibili e vanno assicurati nel rispetto dei giovanissimi e soprattuttoi dei più deboli».
Domenico Mazzeo
segretario regionale Cida Sicilia

Nessun commento:

Posta un commento