Anniversario legge per riutilizzo beni confiscati. Assessore Sala: "Impegnati affinchè tutti i beni siano messi a frutto"

"A 26 anni dall’approvazione della legge 109 per il riutilizzo dei beni confiscati alle mafie, frutto delle grandi intuizioni della Rognoni-La Torre del 1982 che per la prima volta colpiva i patrimoni dei boss, il Comune di Palermo conferma il suo impegno nella restituzione alla collettività di immobili e terreni che sono stati frutto di attività illecite e che oggi ricompensano almeno in parte i cittadini per i torti subiti.
L’innovazione normativa è stata dirompente non solo sul piano legale, ma anche simbolico: in questi anni centinaia di beni fra appartamenti, ville, magazzini e terreni sono stati convertiti a finalità sociali, il modo migliore per onorare il sacrificio di tante donne e di tanti uomini dello Stato"."Come assessore sono impegnato nell’implementare la sinergia fra l’Amministrazione e i soggetti del terzo settore perché tutti i beni confiscati siano messi a frutto, specie alla luce dei risultati sin qui ottenuti e che vedono questi beni ospitare associazioni, fondazioni, laboratori o basi scout, nella convinzione che sia un percorso obbligato per costruire una comunità che faccia dei principi di solidarietà e giustizia i suoi punti valori fondanti".

Lo dichiara l’assessore comunale al Patrimonio, Toni Sala, nel ventiseiesimo anniversario dell’approvazione della legge 109/96 in materia di gestione e destinazione di beni sequestrati o confiscati alle mafie.

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