"Anche in questo caso, come in altre drammatiche occasioni - sottolinea - il peggio è stato scongiurato perchè la Polizia Penitenziaria è intervenuta prontamente: il personale in servizio ha agito all'insegna della consueta professionalità, ma appare chiaro che non è più possibile tollerare aggressioni di qualsivoglia natura a danno degli agenti, tra i quali dominano malessere e sconforto". Parole di denuncia che il segretario nazionale ha rivolto al direttore generale del Personale, delle Risorse e dell'Attuazione dei Provvedimenti del Dipartimento per la Giustizia Minorile Giuseppe Cacciapuoti e tra gli altri, anche a Rosanna Antonia Gallo, direttore del Centro Giustizia Minorile per la Sicilia. L'esponente sindacale, nello specifico, nella nota trasmessa ai vertici nazionali e regionali, definisce l'IPM di Acireale "una vera polveriera". "Quattordici detenuti presenti - spiega - indicano che l'Istituto si trova quasi al limite di capienza a pieno regime". "Inoltre - sottolinea - non è completamente efficiente e funzionale, poichè tutto il primo piano della sezione detentiva è chiuso per ristrutturazione". La chiusura, quasi integrale, interessa anche l'area passeggi: i detenuti che transitano per raggiungere lo spazio molto ristretto ancora percorribile, passano dinanzi la porta d'ingresso dell'Istituto. In merito all'IPM di Acireale, il sindacato chiede pertanto l'immediata riduzione della presenza dei detenuti, in considerazione delle condizioni della struttura e degli interventi in corso. Più in generale, riguardo all'escalation di violenze registrate negli Istituti Penali Minorili della Sicilia, Armando Algozzino sostiene la necessità dell' allontanamento immediato dei detenuti aggressivi tra loro e ostili nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria. "Poichè è sempre più frequente il fenomeno degli atti di vandalismo nei luoghi detentivi - precisa - occorre trasferire immediatamente negli Istituti per adulti i detenuti violenti che non rispettano le istituzioni dello Stato: bisogna rispettare la norma vigente, che prevede lo spostamento dei ristretti che hanno raggiunto la maggiore età e che non partecipano all'opera di reinserimento".
Nessun commento:
Posta un commento