Parco mondiale dello Stile di Vita Mediterraneo, presentazione del Polo di Palermo sabato 7 maggio

Sarà presentato sabato 7 maggio il Polo Palermitano del “Primo Parco mondiale dello Stile di Vita Mediterraneo”. L’appuntamento è alle 9,30 all’Istituto Sperimentale Zootecnico, in via Roccazzo 85 a Palermo. L’iniziativa, che prende il via dalla Sicilia centrale, con l’adesione al Partenariato di oltre 100 amministrazioni comunali ed altrettanti soggetti pubblici, economici e sociali, sbarca adesso nel capoluogo per una delle sue cinque articolazioni territoriali. In questa prima assemblea costituente aperta a cittadini, imprese, associazioni e amministrazioni sarann presentate le linee guida del progetto che comprende l’intera Sicilia nord occidentale. Sarà presente all’incontro la vicepresidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Angela Foti, promotrice della legge sulla Dieta Mediterranea approvata pochi giorni fa all’Ars. All’evento saranno presenti, oltre ai promotori del Parco, anche docenti universitari, esperti, tecnici, sindaci ed amministratori locali, agenzie dello sviluppo locale, operatori economici delle filiere agroalimentare, enogastronomica e turistica, centri studio, associazioni del Terzo settore. Il Parco dello Stile di Vita Mediterraneo è un percorso di area vasta fondato sul riconoscimento Unesco della Dieta Mediterranea, sul Movimento Terra Madre di Petrini e sull’enciclica “Laudato Si” di Papa Francesco, che da circa due anni è promosso dal Comune di Caltanissetta e dall’assessore comunale Francesco Nicoletti. L’obiettivo è valorizzare cucina, prodotti agroalimentari, paesaggi, percorsi di mobilità dolce e cultura mediterranea in un sistema che metta insieme le varie realtà territoriali. “L’obiettivo di questo grande movimento di promozione della Dieta Mediterranea – spiega Angela Foti – è quello di puntare alla valorizzazione di uno stile di vita sano che è nella nostra identità. Non si tratta solo di promuovere il cibo ma di esaltare un modo di vivere che il mondo ci invidia per la sua salubrità, per la sua bontà e perché rappresenta una cultura antichissima sulla quale si fondano le nostre tradizioni”.

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