Palermo, -55% di immatricolazioni autobus in un anno, ma il parco circolante è il più giovane e meno inquinante

Nel capoluogo il parco autobus meno inquinante e più giovane della regione ma un mezzo su quattro supera ancora i 20 anni. Sul fronte del trasporto merci balzo 272 nuove targhe. Luglio 2022 – Dopo la crisi vissuta nel 2020 a causa dell’emergenza sanitaria ed economica, il 2021 avrebbe dovuto essere l’anno del rilancio per il settore dei trasporti. Ma si può parlare di vera ripresa? Per rispondere a questa domanda e capire le evoluzioni che hanno trasformato il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto di merci e persone dopo il primo anno di pandemia sia a livello nazionale, sia a livello locale, Continental ha realizzato la seconda edizione dell’Osservatorio sui macro-trend del trasporto pesante. Lo studio fa emergere le tendenze evidenziate dallo sviluppo del parco circolante in Italia e in Sicilia, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione[1], l’anzianità e la categoria euro.
Immatricolazioni autobus: a Palermo calo del 55,3%
Il comparto dei mezzi pesanti per il trasporto merci in Italia ha chiuso il 2021 con 24.168 immatricolazioni, in crescita rispetto al 2020 del 23,2%.
La Sicilia segue la scia positiva e segna un aumento del 41,4%, immatricolando 1.513 nuovi mezzi.
Anche Palermo registra un balzo in avanti segnando il 47% e 272 nuove targhe.
Il settore nazionale del trasporto persone mostra un importante segnale di crescita, con 4.091 mezzi immatricolati nel 2021 a fronte dei 3.404 del 2020 (+20,2%)
Tra le regioni in negativo la Sicilia registra un calo pari al -42,3% e 112 targhe.
Il capoluogo segue il trend regionale con 51 nuove targhe rispetto alle 114 dell’anno precedente (-55,3%).
Alimentazione: Palermo, il 94,7% degli autobus è a gasolio
Nel 2021 in Italia il parco circolante di autocarri merci ha raggiunto le 4.290.042 unità. A livello di alimentazione, la situazione nazionale rimane pressoché invariata rispetto al 2020 con una netta predominanza del gasolio. Si nota una crescita, seppur timida, delle alimentazioni alternative.
La Sicilia vede l’elettrico a quota 0,1% e l’ibrido allo 0,2%. La percentuale di autocarri alimentati a gasolio rimane preponderante (93,2% del parco).
Palermo registra la stessa percentuale di elettrici ma abbassa gli ibridi allo 0,1%. I mezzi a gasolio toccano l’89,5%, tasso più basso della regione, ma l’alimentazione a benzina cresce fino all’8,5%.
Il parco autobus nel nostro Paese registra invece, nel 2021, 100.199 unità. Anche in questo contesto, dal punto di vista dell’alimentazione, il panorama è stabile rispetto al 2020, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggioranza dei mezzi in circolazione rimangono a gasolio, mentre le quote di elettrico e ibrido crescono ma non superano l’1%.
Per le fonti alternative, in Sicilia l’ibrido si annulla mentre l’elettrico arriva allo 0,8%. Il gasolio supera di poco il 95% e il metano tocca il 3,4%.
Nel capoluogo la quota di elettrico è irrisoria (0,2%). Il gasolio arriva al 94,7% mentre il metano al 4,8%.
Categoria Euro: Palermo la provincia meno inquinante
Le categorie euro più presenti a livello nazionale nel comparto del trasporto merci sono Euro 5 ed Euro 6 che, insieme, crescono e nel 2021 raggiungono il 35% del totale. Una percentuale elevata che supera la quota delle categorie più vecchie, dalla 0 alla 2. Ciò nonostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 15%.
La situazione in Sicilia è più delicata in quanto il parco è composto per la maggior parte da Euro 0 che, da soli, toccano il 27,8%. In generale, le classi più vecchie fino all’Euro 2 superano il 49%. La percentuale crolla considerando le classi meno inquinanti che registrano solo il 16,1%.
Palermo supera il 25% per la presenza di Euro 0 e la fascia Euro 0 – 2 arriva al 48,3%. Le categorie Euro 5 ed Euro 6 scendono vertiginosamente al 16,8%, alzando leggermente la media regionale.
In aumento rispetto al 2020, in Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 42,3%. Stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che rappresentano l’11,8% del parco.
Ben sopra la media nazionale, in Sicilia gli Euro 0 arrivano al 20,1% mentre gli Euro 5 ed Euro 6 al 28,1%.
Il capoluogo vanta il tasso di Euro 0, 1 e 2 più basso della regione (27,3%) e quello più alto di classi recenti (35,4%).
Anzianità autobus: a Palermo il parco circolante più giovane
Il trasporto merci italiano è caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 15 e i 20 anni e le categorie “da 30 anni in poi” rappresentano il 15% del parco circolante. I veicoli recenti “da 0 a 10 anni” arrivano al 33,3%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri di massimo un anno (4%).
In Sicilia, invece, la fascia d’età più diffusa si alza a 20-30 anni (21,1%). Coerentemente, le percentuali per le categorie più giovani si abbassano: il 15,8% dei mezzi ha massimo 10 anni e solo l’1,6% massimo un anno.
Palermo alza di un punto percentuale la media regionale di autocarri con massimo 10 anni (16,5%). La quota di mezzi con più di 20 anni è elevata e sfiora il 46%.
Per il trasporto persone nazionale la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta il 20,5% del totale. Una quota in crescita di un punto percentuale rispetto allo scorso anno, ma ancora altamente superata dai mezzi vecchi di oltre 20 anni.
In Sicilia la fascia di oltre 20 anni cresce notevolmente rispetto a quella nazionale (38,2% rispetto a 26,9%). In regione i mezzi con un’età massima di 5 anni superano di poco il 13%.
Palermo è ancora una volta la provincia più virtuosa: qui si trova il tasso più alto di mezzi giovani, da 0 a 5 anni (8,4%) e quello più basso di autobus di oltre 20 anni (25,1%).

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