“Giovani Al di là del Confine”, il progetto dell’“INNER WHEEL TERRAE SINUS” che parla di disagio giovanile

“Giovani Al di à del Confine”, il progetto dell’“INNER WHEEL TERRAE SINUS” che parla di disagio giovanile portando alla Galleria delle Vittorie i libri “Io sono una famiglia” di Liz Chester Brown e “Noemi Crack Bang” di Victor Matteucci e Gilda Sciortino. Un pomeriggio molto particolare, quello che prenderà vita alle 18 di venerdì 7 Ottobre alla Galleria delle Vittorie di Palermo, per parlare di disagio giovanile e dispersione scolastica attraverso la lettura, la musica e la beneficenza. A promuovere l’evento, scegliendo di celebrarlo in un luogo magico del capoluogo siciliano, è il“ Club Inner Wheel Terrae Sinus”, attraverso due libri che raccontano altrettante storie di donne che delle loro fragilità hanno fatto la loro forza, diventando esempio per tutti. A dare il benvenuto sarà la presidente del club “Inner Wheel Terrae Sinus”, Tina Thomsen, introducendo Gilda Sciortino, giornalista e co-autrice del libro “Noemi Crack Bang (La banalità del male)”, e Francesca Sivori, autrice del libro “Io sono una famiglia”. Due storie di donne, di madri, di figlie, di famiglie e altro ancora. Un confronto tra vite vissute sul filo del rasoio.
Ricco il parterre degli ospiti che parteciperanno al dibattito. A intervenire saranno: Victor Matteucci, co-autore del libro “Noemi Crack Bang”; Antonella Di Bartolo, dirigente scolastico dell’“ICS Sperone Pertini”; Valentina Chinnici, presidente del CIDI Palermo. L’accompagnamento musicale sarà a cura del Maestro violinista Giovanna Pia Ferrara.
«Un tema importante quello scelto per questo ampio momento di dibattito - –afferma Victor Matteucci -. Giovani invisibili lungo la linea di confine, nei tempi morti delle giornate, negli spazi vuoti delle città, nelle fabbriche dismesse delle periferie abbandonate. Noi pensiamo di loro che sono sordi. Loro pensano di noi che siamo ciechi. Per questo ognuno continua per la sua strada e intanto la nostra indifferenza accumula lungo il confine della “società civile” rabbia e rancore, dolore e morte».
Fondamentale l’aspetto della beneficenza che contraddistingue ogni evento dell’Inner Wheel. Questa volta il focus sarà il quartiere Sperone. Parte del ricavato della serata sarà, infatti, devoluto al progetto “Sperone167” contro la dispersione scolastica, contribuendo alla realizzazione di uno dei prossimi murales che verranno realizzati nel quartiere.
Info e prenotazioni al cell. 347.0667842.
I LIBRI
“Noemi Crack Bang” (La Banalità del Male) di Victor Matteucci e Gilda Sciortino, edito da Mediter Italia
Il 5 dicembre 2020 a Palermo viene rivenuto il cadavere di Noemi, una giovane donna di circa 30 anni. Sembra una delle tante morti per droga, ma non lo è. L’inchiesta porterà alla luce una vita rifiutata, di amore e rabbia. Di solitudine e dolore. Una vicenda consumatasi per anni nella Palermo sconosciuta degli invisibili, in pieno centro storico, sotto gli occhi di tutti. È la storia drammatica di una donna che vi sorprenderà, che vi colpirà e che lascerà il segno nei vostri cuori.
Un libro che racconta la storia vera di Noemi Ocello, giovane donna palermitana morta a 32 anni presumibilmente di overdose, per la quale l’attraversamento del confine tra invisibili e società civile, tra integrati ed esclusi, l’ha portata a contatto con il dolore, la solitudine, la disperazione, non ascoltata da nessuno (famiglia, scuola, istituzioni).
Una vicenda dura, crudele, drammaticamente vera, che permette di entrare nel mondo degli invisibili denunciando tante carenze, come quelle affettive della famiglia, ma anche le tante mancanze del sistema dell’assistenza sociale dal quale i più fragili dovrebbero essere protetti e garantiti e che, invece, non riesce a dimostrare di sapere svolgere questo compito.
Una storia che in un primo momento sembrava una delle tante morti per droga, ma che ha ben presto alzato il velo su una verità sconcertante. Una realtà fatta di abbandoni, solitudini, di disperazioni, degrado, perché il mondo della droga e della dipendenza da sostanze stupefacenti non si ferma all’apparenza di piazze di spaccio come quelle di Ballarò e dello Sperone, nelle quali a fare da padrona, ovviamente sempre con il consenso di Cosa Nostra, è la mafia nigeriana e dove le vite allo sbando di giovani, immigrati e ragazze si bruciano tra uso, abuso e, purtroppo, anche prostituzione. Fenomeno, quest’ultimo, che coinvolge le donne ed è più diffuso di quel che si possa credere.
Un libro inchiesta di 392 pagine, che contiene anche una ricca e inedita documentazione cartacea e audio, supportata da una serie di testimonianze inedite e a un’incredibile mole di documenti originali che la stessa Noemi ha lasciato nelle sue comunicazioni telefoniche della durata di ore. In tutto 55 interviste a rappresentanti istituzionali, procuratori, medici, psichiatri, insegnanti, insegnanti, diretti protagonisti per colloqui complessivi di circa 90 ore.
Un libro che ha portato alla luce una vita rifiutata, di amore e rabbia. Di solitudine e dolore. Una vicenda consumatasi per anni nella Palermo sconosciuta degli invisibili, in pieno centro storico, sotto gli occhi di tutti.
Una nota sul sottotitolo, “La banalità del male”, chiaramente tratto dal saggio di Hanna Arendt.
«È evidente che, nella “vicenda Noemi”, non vi sia alcun disegno deliberato – spiegano Victor Matteucci e Gilda Sciortino - tuttavia, l’insieme di atti, procedure, comportamenti, pur nella loro specifica casualità, neutralità, involontarietà, hanno composto un risultato finale drammatico. Il male, quando è un prodotto collettivo, ha di solito questa natura banale di atti comuni e non voluti. In effetti, la tesi del libro è che non si debba individuare un capro espiatorio, quanto riformare il sistema dell’assistenza e della protezione sociale. In particolare, l’inchiesta denuncia la mancanza di un tutor in grado di affiancare soggetti vulnerabili come Noemi e l’esigenza di una risposta istituzionale integrata realmente in rete tra tutti i servizi».
“Io Sono Una Famiglia” Di Liz Chester Brown (Francesca Sivori)
Sullo sfondo di una Liguria arroccata tra cielo e mare, le vicende di Arianna, dall'infanzia all'età matura, raccontate con sereno distacco e un pizzico di ironia. Un dramma familiare moderno che, con la leggerezza di un battito d'ali, non volge mai in tragedia grazie all'incrollabile forza dell'amore.
Un romanzo che descrive le violenze psicologiche e fisiche, le regole irragionevoli, i silenzi crudeli imposti da una madre affetta da una malattia mentale diagnosticata troppo tardi e mai curata. La protagonista, però, riuscirà a uscire dal suo labirinto tirando fuori tutta l’energia positiva e costruttiva trasmessale dal padre e tenuta soffocata dalla malattia della madre. Un vibrante racconto che rimanda, per analogie di contenuto e di impalcatura narrativa, al Notturno op. 48 n. 1 di Fryderyk Chopin. La musica è, del resto, parte integrante della vita della stessa autrice che in tal modo offre al lettore la possibilità di entrare nella storia e, in parte, identificarsi con la protagonista grazie anche al ritmo e alla musicalità che viene dato al racconto, Un viaggio nell’animo umano che, nonostante la drammaticità della storia, ci regala la speranza di un risvolto positivo possibile.

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