Rapine, furto d'auto e incendio. Arrestati tre giovanissimi. "Stavano progettando altri colpi"

Tre colpi in otto mesi dal 18 gennaio al 26 agosto, con queste accuse la Polizia ha eseguito tre misure cautelari. I provvedimenti riguardano: - C. A. G., classe 1997, pregiudicato, attualmente sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nel Comune di Palermo, (Custodia Cautelare in carcere); - F. V., classe 2000, pregiudicato, attualmente sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nel Comune di Palermo, (Custodia Cautelare in carcere); - R.G.E. classe 2003, incensurato (Custodia Cautelare domiciliare). Secondo gli investigatori i tre agivano sempre con lo stesso modus operandi: dopo aver rubato un’autovettura – una fiat panda per tutti e tre gli episodi – mediante l’utilizzo di una pistola a salve priva di tappo rosso, avveniva l' irruzione in un esercizio commerciale seminando il panico tra i clienti, puntando la pistola alla tempia dei cassieri per farsi consegnare l’incasso. Subito dopo il colpo, veniva abbandonata l'auto. A causa di uno dei roghi oltre ad essere accidentalmente coinvolta una seconda autovettura, veniva annerita l’intera facciata di un palazzo, le cui fiamme hanno lambito le finestre di alcune abitazioni. In uno degli episodi – quello risalente allo scorso gennaio presso il distributore di carburanti ENI“Torre Bonagia” - la prontezza nella fuga dei dipendenti ha lasciato la banda di soppiatto, tanto da essere costretta a fuggire senza bottino.Per gli altri due episodi nel giro di 3 giorni – dal 23 al 26 agosto – sono stati presi di mira due Ard discount: quello di via Placido Rizzotto e quello di Via Gaetano Mosca. Nell’occorso sono stati asportati rispettivamente 500€ nel primo e 1.500€ nel secondo caso. La pistola utilizzata in tutti e tre i fatti è stata sequestrata a casa di uno degli indagati. "L’attività investigativa è stata condotta mediante l’ausilio dei sistemi di videosorveglianza cittadina e privati, sottolineano dalla Questura, nonché da attività di intercettazione, rilevatasi indispensabile soprattutto per suggellare i propositi criminosi che il gruppo aveva in programma di perseguire. E’ emerso, infatti, che gli stessi soggetti si stavano organizzando nell’immediato futuro per incrementare i proventi delle attività delittuose in maniera maggiormente strutturata, reinvestendo pure gli stessi in ulteriori attività illecite di varia natura. Sono tutt’ora in corso indagini al fine di individuare ulteriori, eventuali complici, oltre che per verificare eventuali responsabilità relativamente ad altre rapine effettuate con la stessa tecnica".

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