Ars. Micciché va al Gruppo Misto mentre sta per celebrare i 30 anni in azzurro. Ora si attende il “coup de théâtre”.

di Giancarlo Drago
Dopo una prima esperienza politica negli anni ’70 nella sinistra extraparlamentare con Lotta Continua, nel 1993 Gianfranco Micciché venne scelto da Marcello Dell’ Utri per diventare il motore di Forza Italia in Sicilia e Silvio Berlusconi ne apprezzò subito le doti designandolo quale Coordinatore del partito nell’ isola.
Va riconosciuto che Micciché ha dato alla Sicilia un ruolo di prestigio e di forza trainante all’interno del nucleo politico berlusconiano, portando voti e risultati senza paragoni, basti pensare al mitico 61 a 0 più volte rimpianto.E fedelissimo del cavaliere è sempre rimasto, senza tentennamenti, anche quando qualche digressione autonomista o un micro partito locale come “Forza del Sud” sembravano allontanarlo dalla casa madre, ma erano più fumo che sostanza.Adesso che l’ex Presidente dell’ Ars si apprestava a festeggiare i suoi primi trent’anni all’ ombra di Arcore, dove ancora oggi gli è riconosciuto un diritto di accesso, sembra che la fiaba stia per finire.

Nella dura polemica sul suo ruolo in questa legislatura, nazionale e regionale, benché vincitore sui due fronti, appare indomabile, ma sconfitto.

Schifani ha saputo gestire sapientemente le inimicizie del Coordinatore regionale e si è fatto insediare al vertice di Palazzo d’ Orleans. Di fatto tagliando ogni possibilità di un bis a Palazzo dei Normanni.

Micciché ha reagito male, sia perché deluso per avere quasi nominato lui, indirettamente, Musumeci ministro, sia perché non ha trovato quella sponda berlusconiana che si attendeva.

Ha capito che la strada del doppio gruppo parlamentare all’ Ars era, oltre che difficilmente perseguibile, certamente surreale, e la defezione di Nicola D’ Agostino, passato ieri al gruppo di Schifani, gli ha acuito il senso di solitudine, portandolo con Michele Mancuso, verso il Gruppo Misto.

Il Cavaliere prende tempo, ma è impossibile che possa lasciare Coordinatore della Sicilia un Deputato regionale che non è neppure iscritto al Gruppo del suo partito.
A questo punto Gianfranco Micciché dovrà scoprire il suo “coup de théâtre”.
Non ha accettato infatti quel comodo pensionamento al Senato che in tanti gli consigliavano, tantomeno è pensabile che non voglia festeggiare da par suo i trent’anni con la maglia azzurra.
E da protagonista.

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