Giornata della Memoria, la Mohicani edizioni pubblica "L'editto di espulsione degli ebrei dalla Sicilia 1492" di Rosa Casano Del Puglia

In occasione della Giornata della Memoria, la Mohicani Edizioni pubblica il saggio “L’editto di espulsione degli Ebrei dalla Sicilia. 1492”, scritto dalla professoressa marsalese Rosa Casano Del Puglia.L’autrice spiega: “Il saggio nasce dalla volontà di divulgare alcune dolorose vicende degli ebrei siciliani, in seguito all’attuazione dell’Editto di espulsione degli ebrei dalla Sicilia del 1492. L’antisemitismo dell’Inquisizione cattolica e spagnola è una pagina di storia, rimasta per troppo tempo in ombra”.

I primi insediamenti ebraici in Sicilia risalgono al periodo compreso tra la fine dell’età pagana e l’inizio dell’era cristiana protraendosi nel corso dei secoli successivi, durante tutte le dominazioni che nel tempo si sono succedute nell’Isola. La prima testimonianza archeologica della loro presenza in Sicilia è un’epigrafe, incisa su pietra sepolcrale, conservata a Catania e datata al 383 d.C.

In età medievale i primi atteggiamenti di intolleranza nei confronti degli ebrei si manifestarono nel 1096 durante la prima crociata.

La lotta contro gli ebrei era già iniziata in età medievale con la creazione dell’inquisizione vescovile voluta da Papa Lucio III, il Decreto “Ad abolendam” (1184) emanato dallo stesso pontefice, che affidava ai vescovi il compito di estirpare le eresie.

In Sicilia, perché l’inqusizione legatina diventasse operante e venisse sottratta agli ufficiali regi, si dovette aspettare la morte di Federico II (1250). Non è un caso che il primo inquisitore nell’Isola sia stato nominato nel 1252 nella persona del domenicano Bartolomeo Varello di Lentini.

Intanto violenze contro gli ebrei si verificarono con frequenza nell’Isola, momenti critici erano le ricorrenze religiose cristiane.

Intanto proprio in Sicilia nel 1474 un rigurgito antigiudaico raggiunse livelli mai registrati in precedenza. La violenza era esplosa a Palermo e a Termini dove un gruppo di ebrei era stato accusato di fare circolare “certi falsi libri e scritture contro la fede cristiana”.

Sicuramente nella storia degli ebrei siciliani uno degli anni più drammatici fu il 1492, infatti nel marzo di quell’anno i sovrani di Spagna, Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona, emanarono più editti per l’espulsione degli ebrei dai loro domini, uno fu destinato alla Sicilia; in particolare per quest’ultimo decisivo fu il ruolo del Tribunale dell’Inquisizione e dell’inquisitore generale Tomas de Torquemada, dell’Ordine dei domenicani.

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