Dalle indagini, coordinate dalla Procura distrettuale etnea, è emerso che ai prestiti, generalmente di piccoli importi, tra i 1.000 e i 2.000 euro, venivano applicati tassi usurari fino a 490% annuo.
Le rate, pagate settimanalmente o mensilmente, erano riscosse facendo ricorso a minacce e ad appostamenti per intimorire le vittime e assoggettarle agli aguzzini.
Sono in corso perquisizioni da parte di investigatori della squadra mobile della Questura e della sezione di Polizia giudiziaria della Procura Distrettuale di Catania
Sono in corso perquisizioni da parte di investigatori della squadra mobile della Questura e della sezione di Polizia giudiziaria della Procura Distrettuale di Catania
Nessun commento:
Posta un commento