Deposizione della corona e un docufilm nel 31esimo anniversario della Strage di Capaci. Montinaro:" Le mogli dei poliziotti devono camminare a testa alta. Fiera di mio marito e dei ragazzi che con il loro sacrificio hanno contribuito a cambiare la cittá"


di Ambra Drago
Un docufilm voluto fortemente dal Dipartimento di Pubblica sicurezza e che rende memoria ai agli otto poliziotti tragicamente caduto nelle Stragi di Capaci e via D'Amelio. Un momento di memoria che si è tenuto nella sala Corona della Caserma Lungaro. Presente il Ministro Matteo Piantedosi che in precedenza ha deposto una corona insieme al Capo della Polizia, Vittorio Pisani all' Ufficio Scorte. Da padrone di casa ha preso la parola il Questore Leopoldo Laricchia:" Memoria e ricordo due elementi fondamentali. memoria perchè vievere questa realtá significa migliorare non solo per garantire la sicurezza ma per fare si che i poliziotti abbiamo la loro sicurezza e garantiscono quello dei cittadini. Il ricordo è richiamare al cuore di ogni poliziotto quello che è stata Palermo negli anni 90' e a quello sta pensando Tina Montinaro con l' impegno nelle scuole.della nostra Polizia e anche questo è un momento per i fiammare il cuore dei poliziotti in servizio".
 
Con un lungo applauso è salita sul palco Tina Montinaro:" Oggi è un giorno particolare. abbiamo ricordato per 31 anni le nostre vittime nel Giardino di Capaci ma per motivi di emergenza pioggia siamo nella sala Corona. ringrazio il Ministro sempre presente, il nuovo Capo della Polizia e il Questore. Ho sempre pensato che questi poliziotti e dovevo a mio marito ricordarlo. lui è stato un poliziotto coraggioso e che ha dato a noi familiari di camminare sempre a testa alta in questa cittá. Oggi vediamo questo docufilm molto particolare perchè è venuto fuori il mio impegno e anche la mia emozione.Mi sento emozionata ma è bello condividerlo con voi. Noi non dobbiamo mai dimenticare che quei poliziotti non hanno fatto mai un passo indietro e se vogliamo fare memoria dobbiamo rispettarli". In questa seconda puntata della docuserie si parla di Antonio Montinaro, di questo ragazzo di 24 anni entrato in Polizia e che sceglie da Bergamo, sua prima sede, di scendere in Sicilia a proteggere il giudice Giovanni Falcone. Nel racconto Tina Montinaro sará accompagnata da Dario Falco un ispettore che all'epoca lavorò con Antonio. " I ragazzi delle Scorte 1992"prodotto da 42esimo Parallelo ha preso la parola Mario Parissone:" A noi raccontare la storia di questi ragazzi ci ha sempre interessato. E abbiamo cercato di raccontarlo". 
Il saluto finale affidato al ministro dell' Interno Piantedosi:" Io credo che a volte ci interroghiamo sul fatto che di fronte a queste storie si potrebbe mettere da parte questa tragedia.Invece la carne viva delle emozioni è importante. Attraverso il dolore.quindii vede valori come l'amore e nel caso del docufilm anche il valore dell' amicizia del collega di Antonio. Non è solo un tributo che dobbiamo a loro ma è anche uno stimolo e un momento formativo importante per i giovani che scelgono di entrare in Polizia.Grazie a Tina e a tutti". Complimenti e applausi da parte di tutta la sala. Presenti il prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta, il sindaco Lagalla e nei per i ranghi del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, il vice capo della Polizia, Maria Luisa Pellizzari, il Direttore dell' Ufficio Ispettivo del Viminale nonchè giá Questore di Palermo, Renato Cortese e il capo del Dac, il prefetto Francesco Messina.

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