Il teatro abbatte le barriere. Quarantacinque ragazzi in scena con lo spettacolo "A noi gli occhi please" il 9 giugno al Teatro Jolly

di Ambra Drago
La magia del teatro che unisce, fa scoprire potenzialità nascoste e crea un momento di comunione. E' questo l'intento di Archè Lab un'associazione culturale che attraverso i suoi laboratori di recitazione e canto offre momenti aggregativi e formativi ai ragazzi diversamente abili. " I nostri laboratori, racconta Tiziana Martilotti- attrice, Presidente di Archè Lab, sono come quelli professionali. Seguendo le tecniche di linguaggio, i suoni, i ragazzi sono continuamente stimolati e riescono ad apprendere anche parole complesse". Questo percorso in soli due anni da otto ragazzi inscritti ne ha raggiunto una quarantina. "I genitori ci hanno incitato a creare questo spazio, sottolinea Tiziana Martilotti, insegnante di recitazione nei laboratori di Archè Lab. Devo ringraziare il teatro Jolly, nelle persone di Gianni e Roberto Nanfa che mi hanno concesso questo luogo dove svolgiamo in incontri quotidiani le nostre lezioni. Io sono particolarmente legata a questo Teatro, essendo anche attrice per me la considero "casa" e poi la sensibilità dei Nanfa è straordinaria". E proprio sul palco del Teatro di via Domenico Costantino n. 54-56 a Palermo, 45 ragazzi (gli alunni di Archè Lab e altri ragazzi diversamente abili dell'Istituto superiore Libero Grassi- Duca degli Abruzzi) metteranno in scena il 9 giugno uno spettacolo dal nome "A noi gli occhi, please". Un omaggio al grande mattatore romano, Gigi Proietti. "Noi ogni tre, quattro mesi racconta Martilotti mettiamo in scena uno spettacolo. Di recente abbiamo anche vinto il "Premio Piccirè" del teatro Ditirammu . Poi abbiamo deciso di cimentarci in qualcosa che non avevamo mai fatto, ecco la scelta di questo spettacolo di Gigi Proietti. Un'opera completa, i ragazzi hanno studiato l'attore Proietti e i vari personaggi. Si sono divertiti nel realizzare gli sketch e anche emozionati. Un teatro sano, divertente. Un momento che li ha uniti. ecco che sul palco, in uno spazio circoscritto, che loro conoscono, diventano anche accoglienti verso i nuovi arrivati. Un momento di condivisione che solo il teatro sa regalare". Lo spettacolo è a ingresso libero. "Crediamo molto in quello che facciamo, per abbattere le barriere per essere comunità tutti insieme. Ecco che ringrazio anche il maestro di canto Daniele Restivo e Giuseppe Giambrone, anche lui come me attore che si occupa del movimento scenico. Ma voglio sottolineare come in questo percorso è importante l'inclusione anche dei ragazzi della scuola Libero Grassi- Duca degli Abruzzi con i quali collaboriamo gratuitamente proprio perché crediamo nella forza del teatro come strumento di unione, condivisione e partecipazione attiva".

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