Un’eredità non indifferente quella che passa alla nuova presidente Tata Failla, pediatra dell’Ospedale dei Bambini di Palermo. Lucciconi anche per i consorti e le consorti di socie e soci che hanno preso parte all’evento. Presenti non solo come invitati, ma anche come pezzi di un percorso che ha costruito la ricchezza e la bellezza di un club come l’Inner Wheel Terrae Sinus: la vice governatrice Maria Guarneri; la past governatrice Cristina La Grassa Fiorentino; Maria Rita Pillitteri Moscato, segretaria dell’Inner Wheel Palermo Mondello, già editor per l’anno sociale 22/23, e il marito Costantino Pillitteri delegato Rotary Foundation e socio fondatore del Rotary Palermo Mondello; Sergio Malizia, governatore nominato per l’anno sociale 25/26 del Rotary Club Palermo Ovest; il presidente del Club Rotary Palermo Ovest per l’anno sociale 23/24, Mauro Faso; il presidente del Club Rotary Palermo Mondello per l’anno sociale 23/24, Rosario Tantillo; il sindaco del comune di Terrasini, socio onorario del club Terrae Sinus, Giosuè Maniaci; il Cavaliere della Repubblica, Sara Favarò, socia onoraria del club; la past presidente Inner Wheel Palermo Mondello, Sara Ferrara; Roberto Rispoli, segretario del Rotary Club Palermo Mondello per l’anno sociale 23/24; la responsabile delle Crocerossine d’Italia e segretaria dell’Inner Wheel Palermo Palermo Igea per l’anno sociale 23/24, Anna Di Marzo. Due gli anni di presidenza di Tina Thomsen, segnati da tanti risultati. Per fare solo qualche esempio più recente il progetto che è intervenuto ai Danisinni per aiutare una ragazza a proseguire con più serenità gli studi oppure quello che ha trovato le socie al fianco della dirigente scolastica, Antonella Di Bartolo nel percorso contro la dispersione scolastica attraverso la street art a Brancaccio. Senza dimenticare la presenza a Casa Memoria “Felicia e Peppino Impastato” per parlare di legalità attraverso la storia di una donna coraggiosa come Felicia Bartolotta, la madre di Giuseppe Impastato. Tanti anche i progetti già messi in campo, come la collaborazione con l’associazione “Sant’Erasmo onlus”. Sono, però, già in programma percorsi che utilizzano l’attività equestre in favore dei bambini con disagio e tanti altri sempre secondo la filosofia del mettersi al servizio di chi ha più bisogno. «Grazie veramente a tutte e tutti – ha detto visibilmente commossa la past president, Tina Thomsen -. Spero di essere stata all’altezza del mio compito. Ho sempre cercato di mettere entusiasmo in quello che ho proposto e portato avanti, così come spero che in questi due anni sia riuscita a trasmettere emozioni. Tutto quello che ho fatto, però, non sarebbe stato possibile senza le mie socie amiche»
Ma c’è un’iniziativa che forse più di tutti fa brillare questo club.
«Non possiamo dimenticare il “Premio Domina”, pensato e realizzato proprio da Tina Thomsen – afferma la nuova presidente –. Ha riconosciuto il valore di donne che si sono distinte nella loro straordinaria ordinarietà. Un ’idea eccezionale che torna il 3 settembre con la terza edizione, pronta a celebrare altre donne impegnate nel tessuto sociale, culturale e imprenditoriale. Donne che hanno fatto della loro vita qualcosa di straordinario. Non so se sarò all’altezza di quanto ha costruito la precedente presidente, ma so che proprio lei sarà la prima a sostenermi e consigliarmi. La mia determinazione è pari alla forza che questo club ha da sempre espresso. Avrò peraltro un direttivo che si è già messo all’opera e che sarà tenere la barra dritta puntando a mete sempre più lontane. Il passaggio di collare è un’assunzione di responsabilità che, credetemi, sento tutta».
Il nuovo direttivo, presieduto da Tata Failla, è così composto: Tina Thomsen, past presidente; Mariagrazia Catarinicchia, segretaria; Piella Orlando, tesoriera; Anna Davi, referente internet; Serenella Munacò, addetta al servizio internazionale; Gilda Sciortino, addetto stampa.
L’amicizia sta indubbiamente alla base di questo club, il cui passaggio di collare è stata anche l’occasione per condividere una serata all’insegna della luce e dell’armonia. Come quella che ha contraddistinto la parte finale della cerimonia, conclusasi con una cena e tanta allegria, tutta nel segno del motto di quest’anno “Shine a Light”.
«Dobbiamo brillare nella vita di tutti i giorni - conclude Tina Thomsen -, essere piccoli fiammiferi che accendono il cuore e illuminano la vita degli altri. Possiamo a dobbiamo farlo».
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