Legalità e Scuola. Iniziata raccolta delle olive nel Giardino della Memoria di Capaci. Montinaro, Associazione QS15: "Da questo luogo di sangue nascono "frutti" e speranza"

di Ambra Drago
Curare un luogo, far si che diventi patrimonio della collettività rendendolo vivo non solo attraverso la memoria ma anche con qualcosa di fattivo e produttivo sempre in vista del bene comune. Tutto questo racchiude il Giardino della Memoria di Capaci, luogo segnato dal dolore da quel tragico 23 maggio 1992' dove persero la vita i giudici Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo insieme al caposcorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. Tina Montinaro, moglie di Antonio è riuscita a trasformare questo Giardino adiacente alla A19, in impegno concreto. Ecco che già è il terzo anno in cui dagli ulivi piantati nel Giardino viene prodotto l'olio. Già nelle scorse annate è stato benedetto e donato a tutti i vescovi delle province siciliane ed è stato altresì utilizzato per la celebrazione dei sacramenti. "Sono contenta che anche quest'anno vengono raccolte le olive nel Giardino di Capaci- sottolinea Tina Montinaro, Presidente dell' Associazione Quarto Savona 15. Io sono fuori città, per ritirare un Premio ma è presente in questa giornata anche la Polizia che ci è sempre vicina ed è sempre al nostro fianco in ogni iniziativa . Questo olio per noi ha una grande valenza e continuiamo a dire che il territorio è nostro. Ebbene da un luogo di sangue raccogliamo dei "frutti". Non dobbiamo abbandonare i nostri territori. Dopo 31 anni tante cose sono cambiate. Grazie a tutti coloro che ci stanno vicino e un grazie all'istituto Majorana perché senza il loro aiuto non ce l'avremmo fatta".
Un progetto che è stato sposato con entusiasmo dall'Istituto palermitano diretto dalla dirigente Melchiorra Greco, come ci racconta la professoressa Santoro (Funzione strumentale PCTO dell'indirizzo agrario professionale dell'Istituto Superiore Majorana: "A questo bellissimo percorso partecipano le terze e alcuni ragazzi di quinta dell'indirizzo agrario. E quelli più grandi affiancano i compagni più giovani che partecipano per la prima volta al PCTO . Per l'agrario professionale è importante anche l'aspetto pratico. Da anni abbiamo una collaborazione con l'Associazione Quarto Savona 15 e continuiamo con entusiasmo a venire in questo luogo. Oltre a essere un progetto di cittadinanza attiva ed è importantissimo abitare questo luogo di dolore, i ragazzi lo tengono vivo occupandosi sia della manutenzione sia della raccolta delle olive prodotti da questi alberi, dedicati alle diverse vittime di mafia. Questo giardino è bello che sia aperto a tutti ed è un luogo che va conosciuto. E anche i nostri ragazzi, quelli che risiedono a Capaci o a Carini vengono qui a svolgere le loro attività scolastiche ma attraverso un passa parola sono in grado di spiegare ai coetanei la profondità di questo luogo".
E c'è chi ormai conosce il Giardino da tre anni, è il caso di Marco Mutolo, alunno della 5°L che ci racconta l'emozione: "Devo dire che c'è sempre emozione nel venir qui. Prendersi cura di questo luogo segnato dalla sofferenza. E' bello partecipare a questi progetti grazie al mio Istituto e all'Associazione Quarto Savona 15. E' un luogo che tutti, grandi e piccini sono chiamati a conoscere".
I ragazzi, questa mattina si sono ritrovati per la raccolta delle olive ma il progetto li vede protagonisti durante tutto l'anno. "Quest'anno procederemo anche alla potatura con l'ausilio del cestello racconta il professore Massimo Bertolino, coordinatore del dipartimento di agraria dell' Istituto Superiore Majorana. . Sono una sessantina di ulivi. Dopo la raccolta, la frangitura delle olive è stata offerta gratuitamente dall'antico frantoio di Capaci. Noi ci occupiamo anche contemporaneamente anche dello sfalcio dell'erba, la sistemazione delle aiuole. poi noi lo imbottiglieremo e i ragazzi del grafico poi come già fatto negli altri anni si occuperanno dell'etichette".
Anche l'indirizzo grafico ha accolto con entusiasmo il progetto lanciato dall'Associazione Quarto Savona 15 in un percorso di legalità nelle scuole. "Noi abbiamo realizzato il pacaching della bottiglia d'olio e l'etichettatura racconta il professore Campo dell'ICS. Majorana. Tutta la veste grafica è stata curata dai nostri allievi e abbiamo elaborato anche le etichette dotate di codice QR che accompagnano gli ulivi.
Poi gli allievi realizzeranno anche un servizio fotografico e un video che racconterà l'intero percorso. Presenti oggi qui due ragazzi della 4°O (Samuel Miranda e Sofia Nicolosi) che inizieranno proprio effettuando delle interviste). Tanto entusiasmo e voglia di fare per questi alunni che come sottolineato dai diversi docenti hanno accolto con responsabilità il "progetto trasversale" visto che vede la partecipazione di due indirizzi dell'Istituto.
 Presenti al Giardino anche il sindaco di Isola, Orazio Nevoloso: "Un'intuizione fantastica devo dire della signora Montinaro della Associazione QS15. Qui non c'è solo un progetto di cura di un luogo, c'è un qualcosa di spirituale e magico attraverso la raccolta di queste olive. Un connubio se si può dire civico con quello mistico". Nel Giardino oltre al primo cittadino presenti rappresentanti della Compagnia dei carabinieri di Carini e della Stazione di Isola nonchè rappresentanti anche della Polizia di Stato. Un luogo di legalità e memoria patrimonio non solo di quest'Isola ma di tutto il Paese.

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