Memorial Day 2024, un flash mob e tanti bambini compiono un "viaggio della memoria" sino alla teca con l'auto blindata QS15 esposta in piazza Ruggero Settimo

di Ambra Drago
Centoventi bambini dell'istituto Turrisi Colonna hanno attraversato il tappeto della memoria sino a giungere dinanzi la teca che custodisce i resti dell'auto blindata la cui sigla era Quarto Savona Quindici sulla quale viaggiavano Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo saltati in aria insieme al giudice Falcone e alla moglie Francesca Morvillo, anche lei in magistratura, trentadue anni fa. Un percorso emotivo avvenuto in piazza Ruggero Settimo che ha visto protagonisti questi piccoli alunni, con i loro disegni, con i loro cartoncini hanno accompagnato un simbolico flash mob. 
Dinanzi la teca, poggiati sull'asfalto i berretti della Polizia con accanto un foglio sul quale vi era scritto il nome di una vittima. L'intera iniziativa presentata dall'ispettore Santi Morana, è stata promossa promossa dal Sindacato autonomo della polizia e rientra nell’ambito della manifestazione Memorial Day 2024 che ricorda le vittime delle Stragi di Capaci, via D'Amelio ma di tutti coloro uccisi per mano di Cosa nostra e del terrorismo.
Per l'occasione era presente il Segretario nazionale aggiunto del Sap, Giuseppe Coco che ha raccontato ai bambini come questa terra sia cambiata grazie al lavoro della magistratura e delle Forze dell'Ordine. " La mafia che metteva le bombe l' abbiamo indebolita e forse morta ma ancora la mafia esiste e va tenuta alta l' attenzione e il compito del sindacato oltre alla memoria deve battersi per far svolgere il proprio compito in modo sereno affinchè vengano garantiti gli strumenti di lavoro".E l'iniziativa di oggi sul territorio palermitano è stata voluta dal Sap e dal suo segretario provinciale Danilo Geraci
"Noi ogni anno ricordiamo le vittime per mano mafiosa ondi terrorismo. Noi quest'anno abbiamo voluto essere qui. La Polizia ha pagato un prezzo molto alto in numero di vittime. E per noi avere qui anche la Teca è una grande emozione e ringraziamo Tina per il suo impegno nel girare l'Italia e le scuole.Siamo felici di avere questi bambini e gli vogliamo far comprendere che la memoria non è qualcosa del passato ma è importante per costruire un futuro ancor più bello per questa terra".
E questi alunni della terza, quarta e quinta elementare della scuola Turrisi Colonna hanno avuto modo di ascoltare Tina Montinaro, Presidente dell'Associazione Quarto savona Quindici e moglie di Antonio capo scorta del giudice Falcone.
"È bellissimo vedere tanti bambinracconta Tina Montinaro.Loro sono il cambiamento ma è anche chiaro che noi adulti dobbiamo dare sempre un esempio. Poi guardare questi berretti poggiati qui sulla piazza ricordi che anche i nostri caduti sono stati bambini, ragazzi, figli, fratelli, mariti a cui è stata tolta la vita solo perchè compivano il loro dovere. Mi auguro che i bimbi colgano il loro sacrificio e scelgano da che parte stare. Ecco perchè quest'auto continua a camminare in lungo e in largo perchè la violenza mafiosa non l'ha fermata".
Un saluto è stato rivolto ai partecipanti soprattutto i bambini anche dal vicario del Questore di Palermo, Luca Vattani :"Saluto e ringrazio la signora Montinaro che porta avanti la memoria al fianco della Polizia di Stato. Poi voglio ricordare il mio filo conduttore con questa teca. Quando presi servizio a Latina come vicario nel 2019 e mi venne mostrata la Teca che era stata portata li. Questa Teca è l'anima ma anche il dolore della Polizia. Io sono contento di essere qui, ho l'onore di servire questa città. È un luogo che gronda sangue, il prezzo pagato in termini di morti è stato alto.Sono morti, poliziotti, preti, giornalisti, sindacalisti, gente comune. Ma mi piace pensare al futuro e i giovani che sono qui davanti a me lo rappresentano".
 La giornata si è conclusa con il minuto di silenzio suonato dal trombettista della Polizia e dalla deposizione di una corona portata dai rappresentato del Sap alla presenza della signora Montinaro dinanzi la teca .
E la benedizione delle teca, del tappeto della memoria e dei presenti. Padre Massimiliano Purpura, cappellano della Polizia di Stato ha ricordato tre parole che pronunciava il Beato Puglisi e sono "vedere", "giudicare" e " agire". "Il vedere, sottolinea padre Massimiliano Purpura, ci porta a incarnare nella nostra vita quei valori comuni a tutti. Il giudicare nel senso di discernere, ovvero quella capacità di distinguere il bene dal male.Agire è la finalità di questo processo. Ora devi rendere concreto e plastico ciò in cui credi". Dopo la benedizione, i bambini hanno avuto modo di fare merenda e di assistere a una piccola esibizione dedicata a loro, tra sketch e bolle di sapone.
La teca è rimasta esposta sino alle prime ore del pomeriggio, tanti i palermitani che si sono soffermati. Un saluto e un omaggio è stato reso dal Questore di Palermo,Calvino.

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