Le visite del Genio di Palermo: gli affreschi dimenticati, l'ex Mulino, dietro le quinte del Teatro Massimo. Dal 16 al 18 maggio

Affreschi dimenticati che affiorano come pagine del passato, una quattrocentesca Madonnina con il Bambino che ne nasconde un’altra molto più antica. Il cantiere del Convento della Martorana – che chiunque abbia più di trent’anni ricorderà come l’ex Facoltà di Architettura – è stato, e continua ad essere una continua sorpresa per i restauratori. L’imponente cantiere di recupero che l’Università sta portando avanti con fondi PNRR, occupa l’intero isolato che, nella città medievale, collegava il piano della Martorana con l’argine del Kemonia: oggi del fiume si è persa la memoria, ma celle e refettorio raccontano storie diverse.
Le visite a cantiere aperto – in questo e nel prossimo weekend, sabato e domenica dalle 10 alle 18 – sono forse la chicca più attesa di questa edizione del Genio di Palermo, il festival organizzato dall’Università con la Fondazione Le Vie dei Tesori. E sarà aperto alla visite (stessi giorni e orari) anche il cantiere del refettorio dell’ex Mulino Sant’Antonio, altro imponente restauro che custodisce quattro secoli di storia. Il convento, progettato da Mariano Smiriglio, nel 1866 fu trasformato dall’esercito in “caserma della sussistenza”. Anche qui sono stati riportati alla luce splendidi affreschi seicenteschi.
E il focus del Genio accoglie anche i musei e le collezioni scientifiche, spesso noti soltanto in ambito accademico o ai pochi appassionati: venerdì alle 16 si entrerà in un vero tempio sconosciuto tra microscopi e strumenti, spettroscopi e cristalli, scoprendo la collezione del grande chimico Stanislao Cannizzaro ospitata al Dipartimento di Fisica. Sui classici banconi di laboratorio, centinaia di strumenti in uso tra la seconda metà del XIX e la fine del XX secolo. E sabato alle 16 sarà Giuseppe Genchi, conservatore del Museo dei Motori alla Scuola Politecnica a condurre tra i motori di aerei italiani e tedeschi delle guerre, motori a vapore di fine XIX secolo e una turbina dell’ex centrale elettrica di Palermo.
I LUOGHI DEL GENIO. Visitabili moltissimi dei siti in programma (aperture e orari su www.leviedeitesori.com): domenica dalle 13 alle 16 ritornano le attesissime visite dietro le quinte al Teatro Massimo; venerdì e sabato si visiterà Villa Boscogrande che tanto piacque a Luchino Visconti e si ritroverà il Genio nell’arazzo settecentesco di Palazzo Comitini e tra i telescopi del principe Tomasi salendo fin sulla Specola sulla sommità di palazzo Reale (venerdì dalle 9 alle 15.30); riaprono le Sorgenti del Gabriele e vi spiegheranno la formula segreta per conservare in maniera perfetta gli esemplari del Museo di zoologia Doderlein. Si passerà dai sontuosi salotti di Villa Niscemi (venerdì e domenica) all’appena riaperta Villa Napoli con il parco e la piccola Cuba (venerdì e sabato), ai sogni riformisti del principe Carlo Cottone a Villa Castelnuovo. Da quel capolavoro neoclassico che è il Politeama, al convento di Santa Maria del Gesù (solo domenica) al tempio dei nobili inglesi Holy Cross, ai segreti delle Repentite; dall’affresco sopravvissuto di Palazzo Costantino (sarà aperto fino a sera inoltrata) a Palazzo Oneto di Sperlinga che rivive nel segno dell’arte contemporanea, a San Mercurio, l’oratorio che fu la palestra del giovane Serpotta; fino alla frescura ricercata della Camera dello Scirocco di Fondo Micciulla.
Sono state frequentatissime le visite al nuovo “quartiere vegetale” della città, la Favorita che nasconde percorsi inediti, vie dell’acqua, vivai e anime diverse, tutte da scoprire. Come il poligono di tiro dove si esercitavano i militari (italiani prima, americani poi)dell’ultima Guerra mondiale, e i “torriglioni”, gli ex magazzini di polvere da sparo del 1812, appena restaurati: anche questo weekend si salirà in cima per osservare da quassù la città.
In tema anche le esperienze: sabato alle 9 Maranima Experience Nature condurrà alla scoperta degli alberi monumentali della Favorita, della lecceta e del millenario Patriarca; alle 10 si potrà seguire l’urbanista Francesco Lo Piccolo alla scoperta dell’ingegnoso sistema idraulico che portava fino al Parco, le acque del Gabriele: ci si muoverà quindi tra cisterne, fontane e torri d’acqua. Domenica alle 16 toccherà ad una delle visite più attese: il paesaggista Giuseppe Barbera racconterà il nuovo “quartiere vegetale” che presto diventerà la Favorita; e alle 18 Luigi Naselli Flores ricorderà le teorie dell’ecologo e biochimico inglese George Evelyn Hutchinson che per primo indicò lo stagno di santa Rosalia come una sorta di “santuario” di biodiversità.
Altre esperienze imperdibili: il curatore scientifico del Museo Diocesano, Pierfrancesco Palazzotto, condurrà una visita approfondita alla collezione, sabato alle 11; stesso orario per lo storico Salvatore Savoia che racconterà curiosità e aneddoti legati al Museo del Risorgimento, raccogliendo il filo su Garibaldi attraverso curiosi reperti. Non tutti sanno che Villa Giulia, primo giardino pubblico della città, nel 1933 ospitò anche la prima mostra di Agrumicoltura: lo racconterà sabato alle 16 Francesca La Mattina; mentre Fulvia Scaduto, docente di Storia dell’Architettura spiegherà la nascita della confraternita degli Aromatari e della chiesa di Sant’Andrea dove sarà esposta una piccola raccolta sugli antichi saperi farmacologici. Una sorpresa attende i visitatori che sceglieranno Martha, la dimora liberty che ospita un’accademia di alto perfezionamento musicale: oltre alla visita, sono in programma due deliziosi house-concert di giovani talenti, Paloma Garrote Vélez (sabato alle 18) e Benedetto Camaci (domenica alle 11.30).
Senza contare le esperienze radicate e attesissime come i voli in Piper, a cui quest’anno si aggiungerà l’entusiasmo dei voli in elicottero; si potranno contare a una a una le 5000 mattonelle di Stanze al Genio con Pio Mellina; e con i frati del convento di Santa Maria del Gesù, si andranno a cercare il segno di San Benedetto il Moro, o le tombe famose nel cimitero monumentale dove sono sepolti anche i Florio. Si torna alla Villa del Gattopardo sulle tracce del principe “astronomo” e a Villa Resuttano Terrasi per un saluto all’affresco di Vito d’Anna.
LE PASSEGGIATE. Altre cinque passeggiate tematiche, le guide autorizzate saranno affiancate dagli esperti. Sabato alle 10 si esplorerà il quartiere San Lorenzo con le sue ville nobiliari; alle 17 si partirà da Villa Giulia per cercare “i geni” della città; e alle 21 si proseguirà individuando le antiche porte del cuore urbano. Domenica alle 10.30 da piazza Marina allo Steri nel segno di carlo Scarpa e alle 16 si andrà a spasso sui versi delle poetesse del Risorgimento. Le passeggiate su www.leviedeitesori.it
Il festival è organizzato dall’Università di Palermo con la Fondazione Le Vie dei Tesori nel solco della Terza Missione dell’Ateneo, in collaborazione con il Comune di Palermo, con la Riserva naturale orientata Monte Pellegrino, con l'Ufficio scolastico regionale, con l’Amap e numerosi altri enti pubblici e privati. Con 50 studenti del Liceo classico Umberto I seguiti da “colleghi” senior che hanno partecipato alle precedenti edizioni in PCTO.

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