Doppio appuntamento mercoledì 9 Luglio in Piazzetta Bagnasco con Salvo Palazzolo e Francesco Scrima

Saranno “L’amore in questa città” di Salvo Palazzolo e “La disciplina dei colori” di Francesco Scrima i libri protagonisti del pomeriggio di mercoledì 9 Luglio in piazzetta Bagnasco. La presentazione avrà inizio alle 18.30 e sarà curata dalla Libreria “Nuova Ipsa”. Due libri che, pur così diversi per ambientazione, stile e contesto storico, condividono un nucleo tematico profondo: la tensione verso la giustizia, la verità e il riscatto umano, in un mondo che spesso li respinge o li seppellisce sotto il peso della violenza, del potere o dell’indifferenza. A dialogare con gli autori saranno Isidoro Farina e Pietro Giammona. Letture di Fabrizio Giotti dell’associazione “ArtiComio Aps”. Proseguono gli eventi della stagione di piazzetta Bagnasco, promossa dalle associazioni “Piazzetta Bagnasco” e “Palermo Mediterranea”. Sponsor Cappadonia Gelati.
«In Scrima – scrive Isidoro Farina - il riscatto si compie attraverso la purezza interiore di un personaggio fragile ma profondamente umano, Ugone, che cerca un modo per “leggere” e comprendere gli altri attraverso i colori, cioè attraverso la bellezza e la percezione sensibile. Il suo mondo è onirico, ma la sua lotta è concreta: affermare la bontà anche dove regna la brutalità. In Palazzolo, invece, il riscatto passa dalla memoria storica e dall’indagine sulla verità. Felice e Nino combattono il silenzio di un regime che nega giustizia alla giovane Cetti: è una battaglia contro l’oblio, una lotta civile e morale».
Due romanzi diversi, ma entrambi urgenti, che ci ricordano - ciascuno a modo suo - che nel dolore può nascere la bellezza e che la verità, anche quando è scomoda, è sempre un atto d’amore verso il mondo.
I libri
“L’amore in questa città”
A novant’anni dai fatti, Salvo Palazzolo ricostruisce in questo vibrante romanzo inchiesta un cold case che mette a nudo le storture di un regime liberticida, disposto a tutto pur di mantenere il potere. La storia vera di un femminicidio di Stato in queste pagine si fa memoria collettiva, e restituisce finalmente la voce a chi è stata troppo a lungo negata.
Palermo, 1935: il corpo di una studentessa, Cetti Zerilli, viene ritrovato nel palazzo dell’Università crivellato da tre colpi di pistola. Accanto a lei il cadavere di un milite fascista, in camicia nera e stivaloni. Un caso di omicidio-suicidio sentenzia la polizia del regime, che lo archivia con un’urgenza sospetta, imponendo alla stampa il silenzio. Ma è una verità viziata dalla censura, non ci sono dubbi per Felice, il padre della ragazza, che si rifiuta di accettare per quella figlia piena di vita e così amata la versione ufficiale della tragedia. E in una Palermo buia e anestetizzata dalla violenza fascista trova un complice della sua privata ricerca di giustizia in Nino Marino, coraggioso cronista del “Giornale di Sicilia” tormentato da un amore che non è mai riuscito a dimenticare.
“La disciplina dei colori”
Il protagonista, Ugo, detto Ugone, è un trentenne che vive una solitaria e silenziosa esistenza, intrappolato in un corpo imponente che si scontra con la sua mente ingenua e candida. Ugone si muove nel mondo con l’innocenza di un dodicenne, osservando gli altri attraverso una lente unica: i colori. Ogni persona che incontra, infatti, è identificata da lui tramite un “colore”, un tratto distintivo che il suo sviluppato olfatto associa agli odori, creando un sistema personale di catalogazione che sembra esprimere una verità assoluta sull’individualità di ciascuno.

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