Ekklesìa Festival, gli appuntamenti di questa settimana tra il Parco Archeologico di Marsala e il Tempio di Selinunte

Dopo gli ospiti internazionali, con musica dalla Francia e dal Portogallo, che hanno incantato il pubblico all’interno dello splendido paesaggio del Parco Archeologico di Segesta, l’Ekklesìa Festival – Il rito della scena, con la direzione artistica di Francesco Panasci, si sposta prima al Parco Archeologico di Lillibeo-Marsala (Tp), con la messa in scena di “Di Zucchero e Ovatta” di Giancarlo Figuccio (giovedì 10 luglio) e con il concerto “La Terra respira” del Trio Mulè (venerdì 11 luglio), per poi fare tappa al Tempio di Selinunte con l’emozionante concerto all’alba dell’Ecu Classic Ensemble (sabato 12 luglio).
“In un pomeriggio di un giorno surreale, dentro una sorta di “scrigno” in cui gli oggetti esprimono la forza dei sogni, tre ex compagne di scuola si ritrovano a condividere ricordi, speranze, fallimenti, ma anche a rinnegarsi e, perfino, a scontrarsi duramente, spezzando quel filo che le teneva legate.
Un filo che conduce a quei popoli lontani che, ritrovandosi a dover vivere una guerra dettata dalle fila di altri, reclamano una normalità divenuta inverosimile, ma la cui voce rimane inascoltata”. Questa la trama di “Di Zucchero e Ovatta” di Giancarlo Figuccio (giovedì 10 luglio - ore 21.30 - Giardino Storico Del Museo – ingresso gratuito), con Rosaria Bonfiglio, Giusy Deblasi, Giovanna Scarcella, un’opera teatrale dai toni forti e delicati, ironici e drammatici al contempo, tramite la quale immaginare che è sempre possibile rinascere dalle proprie ceneri e trovare il sorriso dentro al pianto, magari anche con le semplici note di una vecchia canzone evergreen che traduce il colore dei sogni, capaci di lavare le ferite più profonde e di riconciliare quei popoli divorati dal mostro senza pietà chiamato guerra..
Alle ora 18.00 dello stesso giorno, ci sarà anche spazio per la passeggiata archeologica “Adotta un monumento” (Parco/Museo - Sala Famà), un momento in cui Anna Occhipinti, Direttrice del Parco Archeologico di Lillibeo-Marsala, incontra le eccellenze produttive del territorio. Un'esperienza immersiva tra storia e consapevolezza civica, che guida i partecipanti attraverso un itinerario tra museo e Parco alla scoperta del valore nascosto dei monumenti archeologici.
Venerdì 11 luglio (ore 21.30 – Giardino Storico del Museo) sarà la volta del Trio Mulè “La Terra respira”, formato da tre musiciste siciliane – Mariangela Lampasona: violino, Sabrina Colajanni: violoncello 3 Giusy Cascio: pianoforte – con un repertorio intenso e appassionato, attraversato dalle onde vibranti del tango argentino, tra riletture classiche e slanci contemporanei. Qui, dove il mare ha restituito rovine e relitti, il ritmo del tango si insinua tra le memorie sommerse. Le melodie, ora struggenti, ora incalzanti, dialogano con la storia antica e con i silenzi delle sale museali, in un connubio inatteso tra musica migrante e archeologia mediterranea. Non si tratta di un semplice concerto, ma di un rito sonoro che unisce radici e orizzonti, passioni e geografie. Il tango, nato dall’incontro di popoli e culture, incontra a Marsala un luogo che parla lo stesso linguaggio: quello della mescolanza, del viaggio, della memoria viva. In questo incontro tra femminilità musicale e memoria archeologica, ogni nota si fa eco, ogni gesto diventa racconto.
Ad anticipare il concerto, alle 18.00, si terrà la tavola rotonda, “I siti urbani del parco” (Parco/Museo - Sala Famà) a cura di Marco Correra, che propone una riflessione aperta sulle tracce archeologiche sommerse nel tessuto urbano di Marsala, spesso invisibili o trascurate, ma fondamentali per leggere il dialogo millenario tra città e patrimonio.
Sabato 12 luglio (ore 5.30 – Tempio di Selinunte – ingresso gratuito), il viaggio dell’Ekklesìa porterà il pubblico anche a Selinunte dove si terrà il concerto all’alba dell’Ecu Classic Ensemble (Salvatore Ferraro: oboe, Giovanni La Mattina: clarinetto, Tommaso Santangelo: corno, Antonio Lo Presti: fagotto, Margherita Santangelo: soprano), tra le colonne del Tempio di Selinunte, dove la musica si fa passaggio di testimone e segno di continuità tra esperienza e ispirazione.
Il suono caldo e avvolgente degli strumenti a fiato incontra la voce luminosa di un giovane soprano, dando vita a una liturgia laica della bellezza, tra spiritualità del paesaggio e ascolto profondo. L’ensemble, guidato da maestri di consolidata esperienza e accompagnato dalla voce giovane e intensa di un soprano solista, restituisce dignità alla bellezza come eredità e rinnovamento. Una liturgia laica tra fiati e voce, nel cuore del paesaggio sacro di Selinunte.
L’Ekklesìa Festival – Il rito della scena, con la direzione artistica di Francesca Panasci, nasce da un'idea semplice e potente: riportare l’arte là dove tutto ha avuto origine, nei parchi archeologici della Sicilia. Non come spettacolo, ma come rito laico di comunità, come tempo sospeso in cui suono, parola, corpo e luce si fanno linguaggio di ascolto e riconoscimento.
e – diventano crocevia di esperienze culturali condivise: laboratori, incontri, performance all’alba, passeggiate archeologiche e dialoghi intergenerazionali. Un circuito di connessione tra paesaggio e comunità, tra arte e identità.

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