40 anni fa l' omicidio di Cassarà e Antiochia. Il fratello del Capo della Mobile:" Ha lasciato un vuoto incolmabile"

di Ambra Drago
"A 40 anni di distanza è vero non sappiamo la verità. Sono stati condannati gli esecutori ma credo che faranno sempre in modo che non venga mai fuori. Mi convinco che chissà ancora quante veritá mancano. Devo dire che da fratello posso dire che la mancanza di Ninni è incolmabile anche se ci togliamo 13 anni". Queste le parole di Sergio Cassarà fratello del capo della Mobile ucciso il 6 agosto 1985 insieme al poliziotto e fidato Roberto Antiochia. Quel pomeriggio una scarica di proiettili si abbattè alle ore 15 sul vicequestore all' interno del residence di viale Croce Rossa dove lo attendeva la moglie, Laura Iacovoni ed i tre figli. Cassarà decise di tornare dopo giorni a casa, era un momento complesso, appena Quattro giorni prima era esploso il caso sull' uccisione di Salvatore Marino in Questura, era stato accusato dell'omicidio del Capo della Catturandi Beppe Montana, avvenuto il 28 luglio a Porticello. Anche quest'ultimo era legato al Capo della Mobile Cassarà così come Lillo Zucchetto anche lui ucciso dalla mafia. Una scelta quella di Cassarà di diventare poliziotto dopo una laurea in Giurisprudenza. "Devo dire che all'inizio quando lui fece questa scelta non percepimmo il pericolo conclude Sergio Cassarà anche perchè il periodo più difficile venne molto dopo. Noi eravamo si una famiglia unita dove Ninni amava trascorrere del tempo e ricordo conteneva compagnia anche con le sue battute". In conclusione di questa giornata di memoria noi di Siciliauno abbiamo chiesto un ricordo umano e personale di questo fratello che è stato un investigatore lungimirante.

"Devo dirvi che Ninni amava la vita, la compagnia e lo sport. Spesso ricordo uscivo dall' università e lo andavo a prendere alla Mobile e andavamo a giocare nel campo di tennis all' interno del Reparto Volo della Polizia di Stato, a Boccadifalco. La sua mancanza a distanza di questi 40 anni è davvero incolmabile". Oggi per questo anniversario la cerimonia in piazza Giovanni Paolo II dinanzi alla stele che ricorda il sacrificio di Cassará e Antiochia si è svolta alla presenza dei familiari.Tra i familiari del vicequestore  i tre figli del vicequestore, Marida, Elvira e Gaspare e la sorella la professoressa Rosalba Cassarà e del Capo della Polizia.Ha deposto una corona di alloro il Capo della Polizia, il prefetto Vittorio Pisani.

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