“Ancora una volta Matteo Salvini dimostra la sua arroganza istituzionale e la totale mancanza di rispetto verso la Sicilia”. Lo ha dichiarato questa mattina Mario Giambona, vicepresidente del gruppo del Partito Democratico all’Assemblea Regionale Siciliana, commentando la nomina di Annalisa Tardino, esponente della Lega, alla guida dell’Autorità portuale di Palermo.
“È l’ennesimo atto di prepotenza calato dall’alto - prosegue - privo di logica e di rispetto delle regole. Una nomina che non risponde ai criteri di competenza richiesti e che viene imposta senza il minimo coinvolgimento del Governo regionale, in violazione della legge”.
Per il vicepresidente del gruppo PD, “il sistema portuale palermitano non è un feudo da spartire tra amici di partito né un trofeo da consegnare a chi deve essere ‘sistemato’. È un’infrastruttura strategica per la crescita e lo sviluppo dell’intera Sicilia, che ha bisogno di continuità, serietà e visione. Mettere in discussione il lavoro di risanamento e rilancio portato avanti in questi anni da Monti significa compromettere il futuro economico e produttivo di Palermo e dell’Isola”.
Giambona sottolinea anche il caos politico che vige nel centrodestra e spiega che “questa vicenda dimostra le profonde spaccature interne alla maggioranza di governo. Lo stesso presidente Schifani ha annunciato di voler impugnare il provvedimento, in netto contrasto con il ministro Salvini. Un braccio di ferro che certifica la confusione del centrodestra e che si scarica, ancora una volta, sulle istituzioni e sui cittadini siciliani”.
Il dem poi critica l’operato del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. “Salvini dimostri, se ne è capace, di avere davvero a cuore lo sviluppo sostenibile della Sicilia. La verità è che ancora una volta prevalgono l’improvvisazione e la logica spartitoria di un ministro che tratta le istituzioni come una proprietà personale per usi propagandistici, proprio come sta avvenendo con il Ponte sullo Stretto”.
Il vicepresidente PD conclude: “il Partito Democratico non resterà a guardare. Ci opporremo con forza a questa ennesima forzatura che rappresenta uno schiaffo alla dignità di Palermo, della Sicilia”.
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