«Il nostro obiettivo è quello di far nascere a Castelvetrano una associazione antirac...

«Il nostro obiettivo è quello di far nascere a Castelvetrano una associazione antiracket. Qui la mafia non è un corpo estraneo alla comunità e vi è un'area grigia di imprenditori assai ampia». Lo ha detto ieri Tano Grasso, fondatore della Federazione nazionale antiracket, intervenendo al Liceo Classico a una manifestazione organizzata da Fai e "LiberoFuturo" per rilanciare il consumo critico Addiopizzo. Ieri l'iniziativa è stata preceduta dall'arrivo della carovana "Primavera antiracket" al Liceo Scientifico ai cui studenti è stato proposto un video. All'incontro era presente pure Vincenzo Italia, l'imprenditore 21enne al quale la scorsa settimana, in un terreno di Triscina, sono stati tagliati oltre 500 alberi di melograno. Vicinanza al ragazzo è stata espressa da tutti i presenti. «Quanto mi è accaduto - ha detto - è stato vile. Ho denunciato e non sono rimasto solo. Con me ci sono tanti coetanei che non hanno paura del cambiamento». Enrico Colajanni e Nicola Celmenza, coordinatori di "LiberoFuturo" di Palermo e Trapani, hanno ribadito l'importanza di fare acquisti responsabili da esercenti che non pagano il pizzo. «Una mafia che si manifesta con questi gesti - ha detto Giuseppe Linares, dirigente della Divisione di Polizia anticrimine della Questura riferendosi all'attentato subito da Italia - è presente. Agli individui che hanno agito dico che sono stati sfruttati e pagheranno per il loro gesto. Le casse della mafia alimentate con le richieste di pizzo saranno prosciugate dagli arresti». All'incontro, moderato dal vicepreside Lillo Giorgi, tra gli altri hanno preso parte Renzo Caponetti, presidente antiracket di Gela, Salvatore Inguì, presidente provinciale di Libera, il sindaco Felice Errante e altre autorità civili e militari.
(Margherita Leggio La Sicilia)

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