Mercoledì 8 maggio, alla presenza di S.E. il vescovo Mons. Domenico Mogavero, si svolgerà

Mercoledì 8 maggio, alla presenza di S.E. il vescovo Mons. Domenico Mogavero, si svolgerà la Presentazione dei Restauri intrapresi nei mesi scorsi a cura del Museo Diocesano, con la fattiva collaborazione dello I.A.L. Marsala, l’alta sorveglianza della Soprintendenza BB.CC. di Trapani e la qualificata consulenza del maestro restauratore Prof. Lorenzo Casamenti, della Scuola di Restauro “Lorenzo de’ Medici International Institut” di Firenze. 

Si tratta della tappa conclusiva di un lungo ed affascinante percorso, iniziato l’anno scorso con la selezione di un gruppo di opere d’arte, conservate al Museo o comunque pertinenti al territorio diocesano e bisognose di sostanziali interventi manutentivi. La convenzione con il Corso di Restauro I.A.L.-Marsala, affidato alla perizia del maestro Prof. Tullio Valenti, ha consentito di operare con un cantiere-scuola aperto all’interno dello spazio museale, per consentire ai visitatori di seguire anche le diverse fasi della sequenza esecutiva. 

L’iniziativa “Percorsi di Restauro 2013” si pone in continuità proprio con un progetto incentrato sulla riscoperta, la tutela e la valorizzazione di opere d’arte provenienti dal territorio, recuperate nella leggibilità e nella fruizione attraverso un attento iter filologico. 

La mattinata prevede una serie di interventi: dopo il saluto del Vescovo, la parola passerà all’Arch. Paola Misuraca, Sovrintendente BB.CC. di Trapani, ed alla prof. Francesca Paola Massara, Direttore del Museo Diocesano. Il prof. Tullio Valenti, docente e coordinatore del restauro, illustrerà le fasi salienti degli interventi sulle opere d’arte, spiegandone criteri e metodologie. Infine, anche un selezionato gruppo di allievi presenterà la propria esperienza formativa. La mattinata si concluderà con una visita guidata ai restauri, nelle sale del Museo Diocesano. 

Gli interventi quest’anno si sono concentrati su alcune opere altamente significative: si distinguono la grande statua lignea del Sacro Cuore di Gesù, dalla Chiesa di Maria SS. Addolorata a Santa Ninfa, attribuita al noto scultore palermitano Girolamo Bagnasco (fine sec. XVIII – metà XIX) ed una espressiva tela di artista siciliano raffigurante Mons. Francesco Maria Graffeo (1633-1695), Vescovo di Mazara dal 1685 al 1695. 

A queste si aggiunge un piccolo gruppo di opere appartenenti alla sezione lapidea del Museo: un capitello “a foglie d’acqua” (sec. VII – VIII d.C.), una raffinata colonnina con piccolo capitello a decorazione stilizzata a girali (sec. IX – XII d.C.) e la base marmorea della perduta statua di Santa Veneranda, realizzata da Vincenzo Gagini nel 1583 e decorata con scene della vita della Martire. La statua del Sacro Cuore rimarrà esposta nella Sala degli Argenti del Museo Diocesano di Mazara fino all’11 maggio. 

La manifestazione si chiuderà il 14 maggio alle 16.30 a Santa Ninfa, con la ricollocazione dell’opera nella sua sede originaria presso la Chiesa dell’Addolorata. Qui si svolgerà una presentazione del restauro alla cittadinanza, con l’intervento del Parroco Don Franco Caruso, della dott. Nunzia Anny Lo Bue, Dirigente dell’U.O. X della Soprintendenza BB.CC. di Trapani, del M. Tullio Valenti e del Direttore del Museo Francesca Paola Massara. <<Si rinnova l'opportunità – dichiara il direttore del Museo Diocesano di Mazara - per tutte le persone interessate, di accostare l’affascinante universo del restauro delle opere d’arte. Studenti e studiosi, operatori culturali, semplici appassionati, avranno modo di conoscere e guardare dall’interno il percorso di recupero di un manufatto e la sua complessità, ancor più alta nelle opere d’arte sacra, dove sono ancora vivi devozione e culto. Questo potrà servire anche a riflettere sul valore e, nel contempo, sulla fragilità del prezioso patrimonio che ci è stato affidato. Non può esservi tutela senza conoscenza. Il gruppo di ragazzi che ha appassionatamente lavorato dentro e attorno a questa esperienza, inoltre, ha anche portato con sé il valore aggiunto dell’entusiasmo e della progettualità>>. 

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