Scusa preghiera, derubava anziani
Spacciandosi per una suora laica e proponendo "acqua benedetta" ha messo a segno diverse truffe ad anziani
"ripulendo" le loro abitazioni e, in un caso, per stordire la sua vittima, ha usato anche uno spray narcotico.
Così una donna di 56 anni, originaria di Noto (Siracusa) e residente a Ardea (Roma), Giuseppa Rasizzi Scalora, è finita in carcere, dopo le indagini della squadra mobile della questura di Firenze coordinate dal pm Luigi Bocciolini. La donna era agli arresti domiciliari per un episodio simile: la diffusione della sua foto in quella occasione ha consentito di addebitarle i cinque nuovi casi che hanno fato scattare le manette con le accuse di furto e rapina. Sempre uguale, con qualche variante sul tema, la tecnica usata nei confronti di anziane donne: Giuseppa Rasizzi Scalora, che gli investigatori ritengono una 'trasfertista', cioè che possa aver agito non solo a Firenze ma anche in altre città italiane, si presentava dicendo di essere una suora laica e, munita di ''acqua benedetta da Padre Pio'', convinceva le anziane signore visitate a farsi aprire la porta per pregare con loro, distraendole e consentendo ad un complice, che può non essere sempre stato lo stesso, ad entrare negli appartamenti e rubare soldi e preziosi. In un caso, con la scusa di aiutare un'anziana a portare la spesa, entrata con lei in ascensore, aveva spruzzato una sostanza narcotica, rendendo così ancora più facile il colpo.
(GDS)
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