Al Museo Diocesano fino al 31 gennaio sarà ancora possibile ammirare i due bellissimi Bambinelli in cera, di manifattura siciliana del secolo XVIII, provenienti dal Monastero
benedettino di San Michele Arcangelo di Mazara del Vallo.
benedettino di San Michele Arcangelo di Mazara del Vallo.
Il grande successo della manifestazione “I colori del Natale”, che ha visto una intensa e coinvolta partecipazione di pubblico, ha suggerito la richiesta di una proroga al prestito delle opere d’arte, generosamente concessa dalla badessa M. Gertude Francesca Giglio, di concerto con tutta la comunità monastica.
L’inserimento temporaneo dei due preziosi manufatti nel percorso espositivo museale ha consentito il godimento di beni artistici assolutamente inediti e mai usciti dal Monastero prima d’ora; le delicate fattezze del viso, la raffinatezza degli abitini in raso e oro, il modellato realistico e le pose articolate rendono queste due sculture veri e propri piccoli capolavori di ceroplastica.
Il Direttore del Museo, Francesca Paola Massara dichiara: “L’artigianato della cera in Sicilia vanta una lunga tradizione che affonda le sue radici nell’antichità classica; nel contesto cristiano, tali manufatti si caricano di una valenza simbolica che va oltre l’aspetto estetico: la cera è prodotto delle api benedetto dal Signore e la sua lavorazione serve a creare opere a destinazione devozionale. Il Settecento è un periodo di grande splendore per l’arte ceroplastica; la produzione degli aggraziati bambinelli, in particolare, va inquadrata nella spiritualità monastica degli Ordini religiosi femminili, dove erano talvolta le stesse monache a realizzare i simulacri. La possibilità di esporre per un certo tempo opere provenienti da uno dei luoghi più significativi del nostro territorio apre alla conoscenza più intima della storia della religiosità siciliana e delle sue manifestazioni artistiche. Come non manca di sottolineare il nostro vescovo, Monsignor Domenico Mogavero, il dialogo culturale e collaborativo con le forze sane della società avviene anche attraverso la condivisione della bellezza e la conoscenza della storia comune; solo da qui può nascere un’autentica promozione umana.”
Il Museo è aperto: da martedì a sabato dalle ore 10.00 alle ore 12.30; venerdì e sabato dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00.
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