La conoscono in tutto il mondo, da tutto il mondo vengono ad ammirarla.
Agrigento è mitica, perché mitica è la sua storia, ancora palpabile nelle incredibili testimonianze architettoniche e paesaggistiche che catapultano il visitatore in un’epoca senza tempo ed intrisa della bellezza di un’era artisticamente tra le più ricche nella storia dell’umanità. “La più bella città dei mortali”, la definiva nel 500 a.C. il poeta greco Pindaro.
Goethe nel 1800 descriveva stupefatto un panorama come fosse il quadro perfetto: le rovine dei templi da un lato, giardini e vigneti alle pendici, l’orizzonte che si perde nel mare a sud. Di storie, miti e racconti, la Valle dei Templi mescolata alla città di Agrigento ne ha ispirati a migliaia e ancora oggi resta un luogo di indiscusso valore artistico.
La polis greca di Akragas prende forma nel VI secolo a.C. per l’arrivo di coloni gelesi, provenienti dalle isole di Creta e Rodi. Ribattezzata Agrigentum dai Romani, diverrà poi Girgenti sotto i Normanni, arricchendosi delle molte chiese, dei palazzi e dei monumenti che continuano a costellare la città anche oggi.
Un tour tra le strade in tufo giallo di Agrigento, passa doverosamente dall’Abbazia di Santo Spirito, che risale al 1260 e che è composta dalla chiesa e dal monastero. La prima, marchiata dallo stemma della famiglia Chiaramonte, è in stile barocco all’esterno e settecentesco all’interno, dove è impreziosita dagli stucchi del Serpotta. Il monastero, la Badia Grande, si apre in uno dei chiostri meglio conservati della storia artistica siciliana, con molti portali gotici. In piazza Purgatorio ci sono la Chiesa di San Lorenzo, di stampo rinascimentale-barocco e gli Ipogei, gli acquedotti della città antica.
Su via Duomo svetta la Cattedrale normanno-gotica, fondata alla fine del XI secolo. Mentre nel quartiere medievale più antico della città c’è la chiesa di Santa Maria dei Greci, probabilmente costruita sulla base del mitico tempio di Athena. Tanta storia dentro le mura dunque, ma il fascino indiscusso sta sulle colline attorno ad Agrigento, laddove ancora oggi è impressa la più imponente testimonianza della Magna Grecia in Sicilia.
Dal 1997 la Valle dei Templi è Patrimonio mondiale dell’Umanità per l’Unesco. Il parco archeologico più esteso del mondo (circa 1.300 ettari), che raccoglie dieci templi dorici, tre santuari, diverse necropoli e due Agorà: il Tempio della Concordia, che per il suo ottimo stato di conservazione è uno degli edifici sacri più notevoli dell’epoca classica e il Tempio di Giunone, sul punto più alto della collina della Valle dove venivano eseguiti i sacrifici, tra le molte altre costruzioni sono di certo imperdibili. Il parco è visitabile tutti i giorni, comprese le domeniche e i festivi e il tour continua al calar del sole, per percorrere (su prenotazione) la Via Sacra anche nelle ore notturne, quando lo scenario si fa ancora più suggestivo.
Anche il litorale di Agrigento è da non perdere. Sulla costa sorge Porto Empedocle, città natale di Luigi Pirandello (del quale sono visitabili la casa e la biblioteca e il teatro a lui dedicati) e di Andrea Camilleri. Anche la città marinara è metà di molti turisti che specie nel periodo estivo visitano la famosa Scala dei Turchi: una parete rocciosa bianchissima che si erge a picco sul mare ed che è raggiungibile anche dalla vicina frazione di Realmonte.
Ad Agrigento non manca la possibilità di mangiar bene gustando i piatti tipici della tradizione culinaria di questo bell’angolo di Sicilia, si punta soprattutto sul pescato della zona. Alla trattoria Caico, alle spalle del lido di San Leone, si può per l’appunto trovare una cucina semplice fatta di ingredienti sempre freschi, elaborati e serviti in un ambiente familiare. In piazza Cavour c’è la Posata di Federico II, che con le sue specialità adatta a tutti i tipi di palati si è guadagnato un posto nella top ten dei migliori ristoranti della zona. Sempre in città, alla Locanda di Terra, in tavola si trovano solo materie prime locali di stagione, formaggi prodotti rigorosamente a latte crudo e pani a lievitazione naturale. Mentre per le gioie anche dello sguardo, è consigliabile fare una sosta al ristorante Il Re di Girgenti, che si apre in una terrazza sul Tempio della Concordia e che offre cibi di alta qualità perlopiù prodotti a chilometro zero.
A pochi chilometri da Agrigento, nelle campagne attorno a Canicattì, l’azienda vinicola Cantina Sociale Viticultori Associati propone agli appassionati bevitori un nuovo concetto qualitativo del vino, creando dei prodotti che sono il risultato dell’unione della viticultura di tradizione con le innovazioni tecnologiche del settore. E non lontano c’è anche la Casa Vinicola Sicania Cummo, dove la vinificazione avviene nel rispetto della tradizione di famiglia, ereditata dal giovane imprenditore Diego Maurizio Cummo, con il supporto di moderne tecnologie. Su appuntamento è possibile visitarla in un tour della cantina che include la degustazione dei vini di loro produzione. E per pernottare in grande stile, a soli 4 chilometri dalla suggestiva Valle dei Templi c’è l’Hotel Baia di Ulisse, il 4 stelle che è anche SPA che offre l’accesso diretto alla spiaggia di San Leone.
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