«Non è più tempo di pannicelli caldi, di emendamenti o subemendamenti che buttino fumo negli occhi ai lavoratori che rivendicano i propri diritti. Ma questo è il momento che il governo regionale abbia la capacità di ridisegnare la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti, prendendo fra l’altro spunto, da un ventilato commissariamento da parte del governo nazionale che ha annunciato la diffida di quello regionale affinché questo operi la riduzione degli Ato da 18 a 5, faccia crescere la raccolta differenziata che oggi è la più bassa d’Italia, ferma al 9%, sani i debiti accumulati in questi anni dalla mala gestione del sistema dei rifiuti: oltre due miliardi.
Il licenziamento in questi giorni di 260 lavoratori dell’Ato Alto Belice Corleone che si aggiunge a quello dei 180 del Coinres è soltanto l’antipasto che l’incapacità politica di questo governo e non solo di questo governo provoca e che rischia di sfociare in una vera e propria macelleria sociale e nel disastro ambientale.
Ho chiesto oggi in Aula che il governo regionale predisponga una norma per un piano dei rifiuti moderno, efficace e che comprenda una forte incidenza della raccolta differenziata e la presenti ai capigruppo, possibilmente nella riunione programmata per il 15 settembre. Ciò affinché in tempi rapidi la Sicilia, su un tema delicato come quello dei rifiuti, non viva alla giornata. In questa terra per troppi anni abbiamo visto un film che non vogliamo più vedere: quello in cui gruppi di potere che operano spesso in zone grigie, sulle emergenze e sulla pelle dei siciliani, fanno affari».
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