MIGRANTI DICIOTTI: AMATO "DIRITTO ALLA SALUTE NON E' BATTAGLIA DI POLITICA MIGRATORIA"

"Un ringraziamento sentito e doveroso a tutti i medici intervenuti sulla nave Diciotti che hanno prestato la loro assistenza ai profughi, finalmente sbarcati. Non è una difesa d’ufficio, ma in questa aspra vicenda, i medici siciliani uniti, alcuni dei quali volontari, hanno mostrato al mondo il grande spirito solidale della professione". Così Toti Amato, presidente dei medici della provincia di Palermo. "L'assistenza sanitaria - continua Amato - non può trasformarsi in una battaglia di politica migratoria tra istituzioni nazionali ed europee, o con gli altri poteri dello Stato. Nessun obiettivo politico, consenso, attrattiva elettorale o rivolta, come quella scoppiata nella struttura di Rocca di Papa dove saranno ospitati i migranti, possono giustificare il mancato soccorso". "I medici lavorano quotidianamente nell'affermazione del diritto alla salute, deontologicamente e costituzionalmente garantito, qualunque sia la condizione etnica o giuridica di chi ha bisogno. I migranti che arrivano in Sicilia non sono numeri da ridistribuire o rimandare indietro, clandestini o profughi, ma semplicemente vite umane a cui vanno garantite cure e salute mentale, messa già a durissima prova dai traumi psichici per l'odissea del loro viaggio, e poi dal ritardo del loro sbarco tra le polemiche. Una condizione che non sarà senza conseguenze, soprattutto per i più piccoli".

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