A 36anni dall'omicidio, la polizia ricorda l' agente Calogero Zucchetto, nemico dei latitanti e uomo fidato di Cassará


di Ambra Drago
Collaborò con il Capo della Squadra mobile Ninni Cassará negli anni ottanta e contribuì con il suo acume investigativo al rapporto Michele Greco +161.

Stiamo parlando di Calogero Zucchetto, un agente e un abile investigatore che andava in giro con il suo motorino per Palermo seguendo latitanti e dando la caccia a diversi ricercati, soprattutto nella zona di Ciaculli. All'inizio del novembre del 1982 durante uno dei suoi giri con Ninni Cassará  incontró due killer al servizio dei corleonesi,durante la prima guerra di mafia,  Pino Greco detto " scarpuzzedda" e Mario Prestiflippo. Lo stesso Zucchetto ebbe  fin da subito l' impressione  che questi  l' avessero riconosciuto e entrambi successivamente  furono ritenuti  gli esecutori dell' omicidio del giovane agente, la sera del 14 novembre 1982 in via Notarbartolo. 
E questa mattina per ricordare il sacrificio di questo poliziotto appena ventisettenne è stata deposta una corona di fiori all' altezza di Largo degli Abeti. Presenti le alte cariche civili e militari e il questore di Palermo.
<<Queste commemorazioni ci riportano nel tempo in cui era un' altra Palermo, eravun' altra mafia e si viveva un clima diverso-sottolinea Renato Cortese, questore di Palermo, servono queste giornate per ricordare chi ha perso la vita facendo il proprio dovere, ma soprattutto per ricordare alle giovani generazioni che c'è stato un tempo in cui questa cittá era un teatro di guerra. È giusto che i giovani che per fortuna non hanno vissuto quel tempo sappiano che ci sono stati appartenenti alle Forze dell' Ordine che hanno perso la vita solo perchè facevano il loro dovere.  Questi mafiosi non gli hanno consentito di diventare padri, fratelli, hanno deciso di troncare una giovane vita perchè faceva il poliziotto, e noi che siamo piú grandi abbiamo il dovere di ricordare e tramandare>>.
Alla cerimonia presente anche il cugino del poliziotto originario di Sutera in provincia di Caltanissetta.
<< Ho appreso la notizia da miansorella- racconta Giuseppe Salamone- per noi era Lillo e ricordo che subito siamo caduti nello sconforto. Era un ragazzo eccezionale>>.

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