Il viaggio di Sandro e Carla Pertini nell’Italia di ieri, che ci racconta un pezzo importante della nostra storia. È l’8 luglio 1978 quando Sandro Pertini viene eletto settimo Presidente della Repubblica Italiana con 832 voti su 995, raccogliendo la più ampia maggioranza nella votazione presidenziale della storia italiana. Era un’Italia ancora profondamente scossa dagli anni di piombo e dal delitto Moro, quella che gli si affidava, speranzosa di trovarvi il miglior interprete del sentimento popolare. E lui non deluse mai, diventando sin da subito il Presidente “più amato di sempre”. Un pezzo di storia unico, che 40 anni dopo, esattamente nel luglio del ’98, viene raccontato dal prof. Enrico Cuccodoro, docente di Diritto Costituzionale dell’Università del Salento, dando vita alla quarta edizione del volume “Gli impertinenti.
Il viaggio di Sandro e Carla Pertini per l’Italia di oggi” (Edizioni Voilier). Edizione, peraltro, assai apprezzata dal pubblico, ma anche iniziativa accreditata quale progetto rientrante nel programma delleCelebrazioni del 70esimo della Costituzione Italiana, curato dalla Presidenza del Consiglio – Struttura di Missione per gli Anniversari di interesse nazionale.
Questo importante lavoro ora arriva anche a Palermo. Sarà, infatti, presentato alle 18 di mercoledì 30 gennaio, negli spazi della Biblioteca Comunale di Casa Professa, in piazzetta Brunaccini 2. Insieme all’autore, ci sarà il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
Un saggio, quello curato dal prof. Cuccodoro, che si può legittimamente considerare il “testamento vivo” di Sandro e Carla Pertini, bussola imprescindibile di ogni agire politico e sociale.
È un viaggio compiuto, a poche settimane dagli sconvolgenti assalti terroristici di quegli anni, in Puglia, fino alla città natale di Aldo Moro, nel cuore del Salento, che si pone come un gesto di forte impatto e di molteplici significati e valori. Fu, però, anche un “ritorno” da Capo dello Stato a Turi, in terra di Bari, dove, confinato dal regime fascista, fu compagno di cella di Antonio Gramsci.
Il lungo tour di presentazioni del volume per l’Italia, oltre a regalare all’autore nuovi aneddoti e altre testimonianze, ha anche evidenziato la fame di “pedagogia istituzionale” sempre esistente nel nostro Paese, sul quale pende la spada dell’antipolitica e del populismo. Tutti elementi che Cuccodoro ha scelto di tenere in debito conto per questa nuova stesura, nell’incessante lavoro di ricongiunzione della cultura politica e istituzionale alla società, di riallineamento del Paese legale al Pese reale, che fu tanto caro proprio al Presidente Pertini, svolto con la dedizione e la gratuità di una vigorosa “missione civile".
Questo libro, curato da Enrico Cuccodoro con i suoi giovani collaboratori Alessandro Nardelli, Raffaele Marzo e Giovanni Pizzoleo, prende le mosse dal grande entusiasmo popolare che circonda ancora la persona di questo grande Presidente della nostra Repubblica, permettendo di far cogliere ai ragazzi di oggi, cittadini in erba, le diverse sfaccettature del suo percorso ultimo. La raccolta di numerosi contributi, testimonianze e ricordi, inoltre, è l’espressione dell’urgente bisogno di tener vivi l’insegnamento di Sandro e Carla Pertini nella loro eroica eccezionale normalità.
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