La protesta degli alunni del V. Emanuele III, "In classe con coperte, ogni anno al freddo soprattutto nell'ala vecchia"

di Ambra Drago
"Ci troviamo in questa situazione dal 1 dicembre- racconta Alessandro Turi-rappresentante istituto del Vittorio Emanuele III, alunno IIIB-giorno in cui dovrebbero essere accesi i riscaldamenti, ma di fatto è una storia che avviene ogni anno. Noi quest'anno siamo  senza riscaldamenti da mesi. In particolare l'aula nuova ha dei riscaldamenti ma non funzionano più, mentre l'aula vecchia non è fornita dell'impianto e non potrà esserlo per un problema strutturale. Anche quando i riscaldamenti verranno aggiustati, l'aula vecchia sarà sempre al freddo e li ci sono una quarantina di classi. Il dirigente scolastico sta al secondo piano e li hanno trovato da sempre le pompe di calore. Noi vorremmo- continua Turi- che queste prendessero il posto di canonici riscaldamenti, ma per la Provincia noi risultiamo un istituto climatizzato".

"La Provincia, oggi Città Metropolitana ci rileva come scuola climatizzata ma di fatto non lo è. Per quanto abbiamo richiesto anche negli anni precedenti un sopralluogo, per mezzo dei nostri dirigenti scolastici ma non abbiamo ricevuto risposta.Siamo circa 1500 allievi l'anno scorso eravamo in 1.800. Ma abbiamo altri problemi con la chiusura della palestra da 12 anni, e noi siamo costretti a fare educazione fisica nella struttura più piccola con una turnazione di quattro classi alla volta oppure effettuare l'ora fuori e con il freddo non è piacevole. 
Inoltre abbiamo il problema della chiusura dell'ingresso principale, quello di via Duca della Verdura,racconta- Alessandro Turi-  per via della caduta del cornicione, anche qui abbiamo sollecitato la Provincia che ha fatto un sopralluogo ma sono sette mesi che è sigillata l'area.Noi non siamo contro il nostro Preside ne tantomeno contro l'ufficio tecnico della nostra scuola, però cerchiamo di sollecitare un  intervento della Provincia. Il preside, Carmelo Cirincione, era d'accordo con questa protesta e ci ha autorizzati e sarebbe voluto esser presente ma era impegnato alla Regione".

In questo quadro gli alunni dell'Istituto tecnico Vittorio Emanuele III si sono dati appuntamento in palestra avvolti nelle coperte e nei plaid per protestare e manifestare un disagio che va avanti da anni e che anche con l'ausilio degli organi o di stampa vorrebbero portare all'attenzione della Provincia o meglio della Città metropolitana competente in materia dell'edilizia scolastica.

Una manifestazione che ha sollevato il problema della mancanza dei riscaldamenti ma anche strutturale di parte dell'istituto di impronta fascista.
" Si protesta ogni anno ma non otteniamo mai niente Vito Ordinato- IV B di elettrotecnica e rappresentante istituto-siamo stanchi. Alcuni professori ci hanno appoggiato come anche il preside che ci ha autorizzato a manifestare. Quotidianamente andiamo classe con coperte e stufette ed io ripeto frequento questa scuola da quattro anni.Per non parlare dei disagi strutturali della palestra completamente abbandonata dal 2008 e dai disagi dovuto alla chiusura dell'ingresso, pensi che 1600 persone sono costrette a entrare o da via Toselli o da via Laurana".
Un malcontento generale che ha riguardato l'Istituto di via Duca della Verdura ma anche nei giorni scorsi altre scuole tra cui il "Marco Polo". 
Al termine dell'assemblea tenutasi nella palestra abbiamo intervistato il vicepreside dell'Istituto, Pietro Corica: "Noi abbiamo sollecitato sempre la Provincia per quel che riguarda l'ingresso principale, loro sono intervenuti e la prossima settimana sarà aperto. Per quel che riguarda la palestra, sistemata una prima volta da loro e subito dopo diventata pericolante, anche questo nuovo preside sta cercando di studiare la situazione e eventualmente qualora ci fossero dei fondi intervenire, ma bisogna vedere la fattibilità e lo stesso riguarda il riscaldamento non completato già a monte. Al di la del guasto tecnico, in ogni caso l'impianto è incompleto, un'aula è gestita quella che riguarda l'edificio originale è privo. 
Per quel che riguarda nella parte nuova già ci sono i tecnici che operano e si risolverà in poco tempo. Attualmente sono una trentina non servita dal riscaldamento e per l'area vecchia la Provincia come fa ad aggiustare un impianto vecchio comunque spetta a loro in quanto proprietaria intervenire".



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