Efficacia misure prevenzione, processo “Old Bridge”, Inzerillo: “ Peggio della confisca non c’è “

di Ambra Drago
Il primo workshop che ha aperto il convegno nazionale su sequestri e confische tra contrasto alla criminalità e tutela del mercato” ha riguardato il ruolo delle indagini effettuate dagli investigatori sotto l’occhio attento degli inquirenti.
A prendere la parola è stata Anna Maria Maugeri- professore ordinario di diritto penale Università degli Studi di Catania:”Il diritto all’oblio non vale per le misure di prevenzione. Oggi la misura di prevenzione purchè ci sia stata una condanna non si applica la prescrizione.La Corte costituzionale - continua la docente- ha affermato che la prescrizione è un diritto sostanziale ma in materia di misure patrimoniali non vale. Anche se ciò vale per una confisca allargata e non base. Tra le altre riforme con la n. 161 de 2017 e si afferma che la richiesta di archiviazione vale per gli eredi, qui prevale il principio di efficienza”.È stata cristallizzata il fatto che i redditi leciti sottratti al fisco non possono essere utilizzati per dimostrare la sproporzione”. A seguire è intervenuto Maurizio De Lucia, Procuratore della Repubblica de Tribunale di Messina “Abbiamo fatto una grande operazione di contrasto su quattro pilastri. Il primo sforzo è stato quello legislativo e operativo nella cattura dei latitanti e nell’isolamento previsto il regime de 41 bis del sistema penitenziario.Poi lo sfruttamento di tutte le indagini, e catturati i capi si è cercato di impedire la riorganizzazione. A ciò si aggiunge la fondamentale applicazione delle misure come forma di contrasto. Nel processo “ Old bridge” del 2008 Francesco Inzerillo disse: “ Cosa più brutta della confisca non c’è e quindi è meglio andarsene” Con tutti i limiti il sistema si prevenzione funziona. Il mercato si tutela attraverso l’eliminazione dei soggetti mafiosi. Su questo impianto si inserisce chi fa la proposta della Misura, che in materia di criminalità organizzata al momento sono solo il procuratore distrettuale antimafia, il procuratore della direzione nazionale antimafia, il direttore della Dia e il questore. Il problema della proposta e conseguentemente è l’istruzione. “ C’è stato un miglioramento e le forze di polizia sono preparate adeguatamente - sottolinea Maurizio De Lucia- Procuratore della Repubblica al tribunale di Messina- e appena nasce un’indagine su un soggetto parallelamente nasce quella patrimoniale. Un aggressione sistematica al patrimonio dei mafiosi. Sappiamo quanto sia importante delle chiamate di correità e dalle dichiarazione dei collaboratori di giustizia in materia di giudizio penale diversa è l’importanza in materia patrimoniale. Massima attenzione a non disperdere nulla e lo stesso tema vale per le intercettazioni.
Le prove le abbiamo o grazie ai collaboratori o attraverso le microspie e allora le utilizziamo nel processo di prevenzione salvo la loro inutilizzabilità dichiarata in sede penale. La soglia indiziaria che portiamo al giudice sono pari a quelle usate al processo penale”. in ventisei anni polizia e magistratura inquirente e requirente hanno costruito un sistema all’avanguardia. A seguire è intervenuto Giovanni Conzo- procuratore aggiunto della Repubblica del Tribunale di Benevento: “ La confisca per equivalente si applica nel riciclaggio, reati tributari, corruzione reati contro P. a.. Accanto a quella per equivalente abbiamo quella penale ordinaria, quella allargata e quella di prevenzione”. Ha concluso alessandro D’ Alessio-sostituto procuratore della Repubblica presso la DDA di Napoli. “ Oggi credo che il settore delle misure di prevenzione vive un momento di schizzofrenia. Oggi i risultati si sono ottenuti ma vedo degli attacchi al sistema e un tentativo di difesa anche da parte della prima sezione della Corte di Cassazione. Una prima osservazione è guai ad appiattire il sistema patrimoniale al processo penale. E poi gli altri devono avere una grossa professionalità e il pm deve avere una capacità di scelta se avviate un’azione patrimoniale o anche personale e patrimoniale occorre una competenza elevata. Una cosa è un’indagine patrimoniale che deve seguire all’interno di un processo penale è cosa diversa da quello di natura patrimoniale. Vogliamo parlare dell’impresa mafiosa è estremamente delicato. Sequestrare le quote sociali a secondo che si va con il 12 sexies o con la misura di prevenzione”.

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