Salviamo gli Umani, Salviamo l’umanità: Emmaus Italia sostiene Il progetto Mediterranea

Conferenza stampa mercoledì 6 febbraio, alle ore 12,00, nei locali del Mercato Solidale dell’Usato di Emmaus a Palermo. La collaborazione tra Emmaus Italia e Mediterranea sarà ufficialmente presentata durante la conferenza stampa nazionale che avrà luogo mercoledì 6 febbraio, alle ore 12,00, nei locali del Mercato Solidale dell’Usato di Emmaus a Palermo (Fiera del Mediterraneo, Padiglione 3 – via Anwar Sadat, 13).
Parleranno del progetto e dei dettagli della collaborazione Franco Monnicchi (presidente di Emmaus Italia) e Alessandra Sciurba (attivista di Mediterranea) alla presenza dei comunitari e dei volontari di Emmaus Palermo, dei membri dell’equipaggio della nave Mare Jonio e dei molti collaboratori del progetto di Mediterranea presenti nel capoluogo siciliano. In un’epoca come quella attuale, caratterizzata da un’assordante mancanza di attenzione nei confronti dei membri più fragili della collettività (siano essi migranti, emarginati, persone costrette a vivere al di sotto della soglia minima di sopravvivenza) e da una drammatica crisi dei basilari valori umani di condivisione, di empatia verso l’altro da sé, di accoglienza e di inclusione, il progetto di Mediterranea si configura come un tentativo concreto e organizzato dal basso di azione finalizzata a mutare lo stato delle cose, e che tenta non solo di prestare aiuto a chi in questi ultimi anni sta mettendo a repentaglio la propria vita e quella dei propri cari per cercare una possibilità di riscatto attraversando il Mediterraneo e raggiungere l’Europa, ma anche di smuovere le coscienze e di mettere in ‘rete’ singoli e gruppi per rispondere all’attuale stato delle cose. Frutto di questa iniziativa è stata la decisione di attrezzare la Mare Jonio, una nave battente bandiera italiana appositamente organizzata per svolgere azioni di monitoraggio e di eventuale soccorso, nella consapevolezza che oggi, più che mai, salvare una vita in pericolo significa salvare noi stessi. Quella svolta dal gruppo di persone raccolte intorno a Mediterranea è pertanto un’azione che disobbedisce consapevolmente all’attuale discorso pubblico nazionalista e xenofobo purtroppo assai diffuso, così come non intende sottostare al divieto di testimoniare ciò che di drammatico accade da qualche tempo nel Mediterraneo; intende obbedire però, con altrettanta determinazione e convinzione, alle norme costituzionali e internazionali, tra le quali l’obbligatorietà del salvataggio di chi si trova in condizione di perdere la vita in mare e il suo trasferimento in un porto sicuro laddove ciò si renda necessario. Mediterranea lavora anche a terra grazie alla costruzione di una rete territoriale di supporto: una vera e propria ‘piattaforma’ di connessione sociale tra realtà già esistenti e singoli individui che vogliono contribuire a questa impresa. Intrattiene inoltre rapporti di collaborazione con le principali ONG che svolgono attività di search and rescue nel mar Mediterraneo, avvalendosi in particolare del prezioso contributo di Sea-Watch e di Proactiva Open Arms. A questa mobilitazione di cittadini e volontari raccolti intorno a Mediterranea Emmaus Italia ha deciso di aderire concretamente e attivamente. Il movimento, fondato 70 anni fa dall’Abbé Pierre e oggi presente con 450 gruppi in 37 Paesi del mondo, è da sempre al fianco degli ultimi; di quanti, vivendo ai margini della società, vedono troppo spesso negati i diritti fondamentali della loro persona, che pure dovrebbero costituire un patrimonio universale e inalienabile capace di governare la convivenza umana e civile. Proprio per questo Emmaus Italia, di fronte a quanto sta accadendo con sempre più preoccupante frequenza, non poteva non prendere posizione, mettendosi in gioco – come sempre ha fatto nel corso della sua lunga storia – insieme ai propri gruppi, comunità e volontari al fianco dei più sofferenti, dei più esposti e di chi rischia di essere annientato nella propria umanità a causa di scelte politiche ciniche e senza scrupoli. Emmaus Italia appoggia dunque il progetto di Mediterranea in due differenti modalità. In primo luogo fornendo alla nave Mare Jonio indumenti e calzature provenienti dalle proprie comunità italiane (oggetti che durante il soccorso ai naufraghi costituiscono beni di prima necessità contro i rigori del clima in mare aperto). Secondariamente, attivando una raccolta fondi, per mezzo dei propri contatti in Italia e in Europa, allo scopo di riuscire a raggiungere – entro la metà del mese di giugno – la cifra di 25.000 euro che sarà successivamente impiegata per sostenere le molte spese necessarie alla prosecuzione del progetto. La collaborazione tra Emmaus Italia e Mediterranea sarà ufficialmente presentata durante la conferenza stampa nazionale che avrà luogo mercoledì 6 febbraio, alle ore 12,00, nei locali del Mercato Solidale dell’Usato di Emmaus a Palermo (Fiera del Mediterraneo, Padiglione 3 – via Anwar Sadat, 13). Parleranno del progetto e dei dettagli della collaborazione Franco Monnicchi (presidente di Emmaus Italia) e Alessandra Sciurba (attivista di Mediterranea) alla presenza dei comunitari e dei volontari di Emmaus Palermo, dei membri dell’equipaggio della nave Mare Jonio e dei molti collaboratori del progetto di Mediterranea presenti nel capoluogo siciliano. 

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