Cuffaro indagato: un posto all’ Ars in cambio di voti. L’ ex Governatore: “Fiducia in giustizia e rispetto Pm”

"La Procura di Termini Imerese mi ha notificato un atto di chiusura delle indagini dove mi si contesta di 'aver promesso un posto di lavoro all'Ars' in cambio di voti. Ho sempre avuto ed ho grande fiducia nella Giustizia e rispetto per il lavoro dei Pm e se sono nella lista insieme ad altri 96 indagati un motivo ci sara'". 

Lo dichiara l'ex presidente della Regione Toto' Cuffaro. "Appena avro' le carte che mi riguardano le studiero' e mi adoperero' con i miei avvocati per chiarire questa vicenda che mi viene attribuita. So che e' reato promettere posti di lavoro in cambio di voti e so di non aver promesso nessun posto di lavoro all'Ars e so anche di non avere nessun potere, o ruolo (essendo un semplice cittadino senza alcun incarico) e nessuna possibilita' di mantenere simili promesse".

"Io conosco Amodeo da 20 anni, e' un dirigente politico, e non credo avesse bisogno di promesse di lavoro per votare per Filippo Tripoli col quale ha un ottimo rapporto personale ed ha collaborato per tutta la campagna elettorale. – conclude Cuffari - Sono certo di poter chiarire la mia innocenza rispetto ai fatti che mi vengono contestati".

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