Falsi impieghi per ottenere rimborsi,coinvolti i consiglieri Russo e Geloso. Scatta sequestro da 200mila euro


di Ambra Drago
Due consiglieri del Comune di Palermo avrebbero intascato illecitamente dei rimborsi, uno di loro è attualmente in carica. Si tratta di Girolamo Russo oltre a essere consigliere comunale è anche membro della Seconda commissione “Urbanistica e Lavori Pubblici” e  Geloso, invece non rieletto nell’attuale mandato.Sono accusati a vario titolo di truffa aggravata ai danni dello Stato e falso.
"Dalle indagini è emerso che i due sarebbero stati assunti dalle aziende private successivamente alla loro data di elezione- raccontano dal Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Palermo, che queste abbiamo scoperto che 
 appartenevano a loro parenti, insomma falsi impieghi solo per ottenere il rimborso degli stipendi dal Comune di Palermo".
Tutti passaggi che avrebbero trovato un ulteriore fondamento nelle testimonianze raccolte nella fase delle indagini ,iniziate nel 2017 e terminate ad inizio di quest'anno.
"Una dipendente che lavorava nello stesso edificio dove si trovavano le aziende di Daniela Indelicato ha raccontato- sottolineano dal  Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Palermo che in quell'ufficio c'era una sola scrivania e che il consigliere Russo non aveva nemmeno un posto fisico dove sedersi. O ciò che avveniva alla S.E.T. Sistemi Elettrici Tecnologici srl dove l'ex consigliere Geloso, assunto a tempo indeterminato, non svolgeva alcuna attività strettamente lavorativa, così hanno raccontato i dipendenti e ovviamente tutto ciò è stai oggetto di verifica. Geloso si sarebbe recato in azienda solo per andar a trovare la sorella" Tutti elementi che hanno portato  i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Palermo, coordinata dalla Procura, a dare esecuzione provvedimento del gip, col quale vengono sequestrate preventivamente e anche per equivalente ( qualora non si raggiungessero le somme ) disponibilità finanziarie e beni per un valore di circa 200.000 euro".
Dalle indagini è stato accertato che l'ex consigliere comunale Giovanni Geloso  e Mimmo Russo , consigliere attualmente in carica, avrebbero simulato di essere dipendenti di società/associazioni riconducibili rispettivamente ad Antonia Geloso  e Daniela Indelicato, ricevendo dal Comune di Palermo i relativi rimborsi.

In particolare Geloso risultava essere stato assunto nel gennaio 2015 con contratto a tempo indeterminato dalla S.E.T. Sistemi Elettrici Tecnologici srl (amministrata da sua sorella Antonia) e per questo l’azienda aveva richiesto al Comune di Palermo (e poi ottenuto) il rimborso di circa 60 mila euro. Ascoltati alcuni dipendenti effettivi della società, si è appurato che Geloso non avesse mai lavorato per la S.E.T. srl.

Russo, invece, risultava essere dipendente di due associazioni (la Fenalca interprovinciale Sicilia dal luglio 2012 e l’Ampi interprovinciale di Palermo da ottobre 2013), entrambe amministrate da Daniela Indelicato. Alla sola Ampi il Comune di Palermo aveva erogato rimborsi per circa 136 mila euro e anche in questo caso le dichiarazioni dei dipendenti reali hanno contribuito ad accertare che in realtà Russo non aveva mai lavorato per l’associazione.

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