Sgombero campo Rom della Favorita, Orlando: "Famiglie hanno lasciato in modo volontario e hanno collaborato"

di Ambra Drago
Oggi è stata la giornata dello sgombero del campo rom della Favorita. L'ultimatum era arrivato dalla procura e il Comune si è adeguato dando esecuzione al provvedimento con l'aiuto della polizia (presente la Digos e i reparti mobili relativi al controllo dell'Ordine Pubblico) dei carabinieri e della polizia municipale che per tutta la giornata hanno presidiato l'area.
Trentadue le famiglie che hanno abbandonato le loro baracche, queste, una quindicina saranno abbattute nei prossimi giorni.
"Stiamo provvedendo a liberare il campo dalle costruzioni inadeguate diventate abitazioni improprie - dice il sindaco Leoluca Orlando - Le famiglie rom hanno lasciato il campo in modo volontario, con grande spirito di collaborazione, segno che a Palermo si respira un clima diverso da quello di altre città italiane, dove si sono verificati episodi di razzismo e intolleranza". Stamattina i bambini sono andati regolarmente a scuola, mentre i genitori continuavano a preparare le valigie". 


E ha poi aggiunto e confermato in conferenza stampa a Palazzo delle Aquile: "Lo smantellamento e la successiva bonifica dell'area sono avvenuti in modo pacifico, senza alcuna azione di forza. Un modo diverso ad altre zone in Italia . Oggi proseguiamo un cammino, iniziato mesi fa con la riduzione del numero di presenze, prima 120 e oggi gli ultimi. Adesso si continuera' con la demolizione delle ultime baracche, la bonifica e la restituzione di questa area verde ai cittadini palermitani. I Rom si sono dimostrati anche loro palermitani comprendendo le ragioni della citta' e la citta' ha compreso le loro ragioni. Le famiglie nel campo hanno applaudito l'amministrazione, gli agenti di polizia e i carabinieri".

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