Alla cattedra si avvicenderanno docenti universitari, magistrati, investigatori, giornalisti. Fra i relatori del modulo di Palermo, Giuseppe Di Chiara, Vincenzo Militello, Michele Prestipino, Roberto Scarpinato, Antonio Balsamo, Alessandro Giuliano, Nando Dalla Chiesa, Umberto Santino, Enrico Bellavia, Salvatore Cusimano. Il giornalista di Repubblica Salvo Palazzolo terrà anche un laboratorio-inchiesta sulle “menti raffinatissime”: con gli studenti del master ripercorrerà gli atti dell’inchiesta sul fallito attentato all’Addaura, per provare a tracciare un identikit degli insospettabili protagonisti di una lunga stagione di misteri a Palermo.
Nel corso del modulo, anche due dibattiti, il 13 giugno, allo Steri, nella Chiesa di Sant’Antonio Abate: alle 9, con l’ex presidente della commissione antimafia Rosi Bindi; alle 11, con l’attuale presidente dell’Antimafia regionale, Claudio Fava e Fiammetta Borsellino. La lectio magistralis che inaugurerà il corso, quella dell’ex procuratore di Palermo Giancarlo Caselli, si terrà il 6 giugno, alle 9, allo Steri. Tema: “Mafia e potere, una lettura attraverso i processi”. Il 14 giugno, ore 15, alla facoltà di Giurisprudenza (Aula Lauro Chiazzese), la lectio del procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho. Tema: “La procura nazionale antimafia: competenze e coordinamento in materia di criminalità organizzata e di terrorismo”.
«Il master è al suo nono anno di vita, - commenta Alberto Vannucci, professore di Scienza Politica dell'università di Pisa e membro dell'ufficio di presidenza di Libera - si tratta del primo corso di formazione universitaria avanzata mai avviato in Italia sui temi del contrasto a mafie e corruzione, un corso che si estende a tutto il territorio nazionale e diventa migrante. Con moduli di lezioni e studenti che viaggiano da Nord a Sud, i quattro Atenei di Torino, Pisa, Napoli e Palermo, insieme con l'associazione Libera, hanno sviluppato da febbraio a giugno un percorso comune che è anche un segnale forte: l'arma più potente contro mafie e corruzione è la trasmissione e la condivisione di conoscenza scientifica e consapevolezza civile, così da formare ai temi dell'etica pubblica la futura classe dirigente del nostro paese».
Nel corso del modulo, anche due dibattiti, il 13 giugno, allo Steri, nella Chiesa di Sant’Antonio Abate: alle 9, con l’ex presidente della commissione antimafia Rosi Bindi; alle 11, con l’attuale presidente dell’Antimafia regionale, Claudio Fava e Fiammetta Borsellino. La lectio magistralis che inaugurerà il corso, quella dell’ex procuratore di Palermo Giancarlo Caselli, si terrà il 6 giugno, alle 9, allo Steri. Tema: “Mafia e potere, una lettura attraverso i processi”. Il 14 giugno, ore 15, alla facoltà di Giurisprudenza (Aula Lauro Chiazzese), la lectio del procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho. Tema: “La procura nazionale antimafia: competenze e coordinamento in materia di criminalità organizzata e di terrorismo”.
«Il master è al suo nono anno di vita, - commenta Alberto Vannucci, professore di Scienza Politica dell'università di Pisa e membro dell'ufficio di presidenza di Libera - si tratta del primo corso di formazione universitaria avanzata mai avviato in Italia sui temi del contrasto a mafie e corruzione, un corso che si estende a tutto il territorio nazionale e diventa migrante. Con moduli di lezioni e studenti che viaggiano da Nord a Sud, i quattro Atenei di Torino, Pisa, Napoli e Palermo, insieme con l'associazione Libera, hanno sviluppato da febbraio a giugno un percorso comune che è anche un segnale forte: l'arma più potente contro mafie e corruzione è la trasmissione e la condivisione di conoscenza scientifica e consapevolezza civile, così da formare ai temi dell'etica pubblica la futura classe dirigente del nostro paese».
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