Colpita cellula "Viking" a Ballarò. Ruperti:"Qualcuno ha collaborato.Ci incoraggia a andare avanti"

di Ambra Drago
Sono otto i fermi di indiziato di delitto e un arresto nei confronti di un extracomunitario che durante l'operazione denominata " Disconnection zone"stava tentando di disfarsi della droga. E' il risultato portato a casa dagli uomini della Mobile di Palermo guidati da Rodolfo Ruperti e sotto la direzione del funzionario della seconda sezione, Francesco Del Grosso, hanno sgominato una cosca chiamata "Viking" con base operativa nel quartiere di Ballarò.I reati che vengono contestati sottolineano dalla Mobile sono associazione a delinquere di stampo mafioso, delitti contro la persona, soprattutto contro bande rivali per affermare il controllo sul territorio.

"Sono cellule di "Cult" nigeriani accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso- sottolinea Rodolfo Ruperti- Capo della Squadra Mobile di Palermo. Abbiamo colpito un cellula di un'organizzazione che opera anche a livello nazionale e internazionale. Sono stati arrestati anche nigeriani che prevalentemente si dedicavano allo spaccio e alla prostituzione".

A Ballarò sono state scoperte diverse "connection house dove venivano portate donne a prostituirsi."Abbiamo fermato delle donne che avevano il compito di "maman" e riteniamo di avere fermato questo fenomeno".

"E' un'attività di natura tecnica che si avvalsa delle collaborazioni già utili per la ricostruzione dell'organigramma della "Back Axe" e quello dell"Eye".

Una parte della comunità nei mesi scorsi è scesa in strada a manifestare la propria estraneità ai fatti discostandosi da determinati fenomeni."Da parte di qualcuno dei nigeriani che abita a Balalrò abbiamo avuto una collaborazione, certo queste sono sempre benvenute. Il dato è che siamo riusciti ad avere collaboratori di giustizia nigeriani e delle ragazze che si sono avvicinate alla Mobile ci incoraggia ad andare avanti. e comunque le indagini proseguiranno"

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