DonatoriNati insieme all'I.C.S."Sperone - Pertini" per una scelta di cuore e solidale. Raccolta sangue il 26 settembre

di Ambra Drago
Scuola e associazionismo, ma c'è di più, scuola e polizia insieme nel nome della solidarietà, dei gesti concreti che educano a essere cittadini che hanno attenzione per sé e verso gli altri. Questo è lo spirito che vede insieme l'Associazione Donatori Volontari Polizia di Stato ADVPS di Palermo con l'Istituto Comprensivo Statale "Sperone-Pertini" per un'iniziativa, quella della sensibilizzazione alla donazione. Un autoemoteca il 26 settembre dalle ore 8,00 alle ore 12,30, sosterà nel plesso Padre Giuseppe Puglisi di via Nicolò Giannotta n.4 a Brancaccio."Abbiamo scelto di uscire dalla Caserma Lungaro per sensibilizzare la comunità e in particolare le scuole al gesto della donazione. Purtroppo la cultura della donazione- sottolinea Tina Montinaro- Referente dell'Associazione DonatoriNati di Palermo - non è molto diffusa, invece ritengo  e mi piace pensare che si tratti di un gesto d'amore verso gli altri. Ricordiamo che donando possiamo salvare delle vite. Ecco che sono contenta che l'associazione DonatoriNati di Palermo mi abbia coinvolto, credo nel progetto, lasciatemi dire che in fondo noi Montinaro il "senso del dovere" l'abbiamo dentro e non ci risparmiamo quando crediamo fino in fondo in qualcosa".


Un legame quello tra l'Istituto Comprensivo "Sperone- Pertini" che nasce da tempo e che si è consolidato nella splendida e attiva partecipazione degli alunni della scuola al 167esimo anniversario della Polizia di Stato che si è tenuto al teatro del Sole nel cuore di Brancaccio. Ma non solo i ragazzi dell'Istituto hanno realizzata una canzone dal titolo "In questa città" dedicata agli uomini e alle donne delle scorte e che ha vinto il concorso "Angeli custodi", promosso dal MIUR, Fondazione Falcone e Polizia di Stato in occasione del 23 maggio del 2018. E poi il video "Fare la scelta giusta" è risultato vincitore  regionale del concorso "Impara a fare le scelte giuste...puoi cambiare il mondo" indetto sempre dalla polizia di Stato in collaborazione con Il MIUR e inserito all'interno del progetto "PretenDIAMO legalità, a scuola del Commissario Mascherpa".
"Abbiamo lavorato con tanto entusiasmo con questo Istituto, ma soprattutto con le mamme, guide dei loro bambini che hanno messo testa e cuore in ogni singolo avvenimento . Ognuno di noi - conclude Tina Montinaro - non deve pensare a sé stessi ma deve aiutare l'altro e partire dalle scuole diventa fondamentale per far maturare un sano sentimento di altruismo, oltre che di educazione al rispetto e alle regole".
Una sinergia che gli stessi alunni dell'Istituto "Sperone-Pertini" hanno vissuto con entusiasmo. Fin dallo scorso 15 marzo, ben 500 alunni a bordo dei pullman della Polizia di Stato si sono recati alla Caserma Lungaro, accolti da Tina Montinaro e dal Questore di Palermo, Renato Cortese. Un momento di confronto e perché no di conoscenza e maturazione del fatto che il poliziotto non dev'essere visto solo come colui che si occupa della repressione di un reato ma che svolge anche  un'azione preventiva. E questa  passa anche da una collaborazione tra forze dell'Ordine e tessuto socio culturale.
"Abbiamo cercato di far coltivare ai nostri ragazzi un legame con la divisa - esordisce Antonella Di Bartolo- dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo "Sperone-Pertini", immaginandoci anche un possibile attaccamento futuro, qualcuno potrebbe un giorno maturare anche l'idea di entrare a far parte delle Forze dell'Ordine. Ritengo che più si mettono in campo iniziative che vedono tra le parti attrici, scuola e in generale istituzioni, più il cittadino, ma anche il nucleo familiare può sentirsi supportato e garantito in tema di sicurezza".
L'Istituto è formato da ben sette plessi scolastici con 1200 alunni, in un quartiere, Brancaccio, dove le problematiche, anche quelle legate alla dispersione scolastica non mancano.
"In sei anni- sottolinea Antonella Di Bartolo- a fatica, con impegno e dedizione, siamo riusciti ad abattere la dispersione scolastica del 25 per cento. Ecco che iniziative come quella di giorno 26 settembre si sposano perfettamente con la nostra idea di scuola ma soprattutto di comunità fatta da insegnanti, mamme e alunni. Cerchiamo di lavorare in sinergia e lo facciamo con spirito di servizio, cerchiamo anche attraverso questo incontro, che vedrà protagonisti mamme e studenti, di promuovere la cultura della solidarietà. Devo dire che piano piano i nostri ragazzi hanno imparato e stanno imparando a tendere la mano nei confronti dell'altro compagno in difficoltà, se non addirittura le famiglie insieme a noi hanno fatto rete  supportando il prossimo".
Scuola, istituzioni, famiglie verso un unico obiettivo, occupando quei "vuoti di potere" creati dall'incessante  azione repressiva dello Stato ma che potrebbero come più volte sottolineato da diversi addetti ai lavori diventare linfa vitale anche per la criminalità organizzata.
"Bisogna lavorare tutti insieme- conclude Antonella Di Bartolo. Lo dico sempre,cerchiamo di aprire mille finestre su altri immaginari e scenari da fornire ai ragazzi e alle future generazioni, magari qualcuna potrà chiudersi ma sicuramente non tutte. Noi andremo avanti".

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