Questore Renato Cortese: "Palermo città di luci e ombre ma profondamente cambiata rispetto a venti anni fa"

di Ambra Drago
"Palermo rimane una città di luci e ombre. E' una città che viene da un passato assai turbolento- sottolinea Renato Cortese-questore di Palermo e quindi ogni volta che si accendono delle luci noi le apprezziamo con grande entusiasmo però nessuno dimentica la storia criminale e le dinamiche mafiose he fino a 15 anni fa hanno insanguinato Palermo. Noi siamo pronti a vedere il positivo e il bello che sta emergendo ,ciò non toglie che ci sono sempre ombre e contraddizioni che permangono".
I cronisti presenti nella Sala Bignone della Questura, in occasione degli auguri per l'arrivo del nuovo anno, sono partiti da una riflessione ad ampio raggio sull'omicidio avvenuto al Cep pochi giorni fa, dove ha perso la vita Francesco Paolo Lombardino. Caso risolto dalla Squadra Mobile guidata da Rodolfo Ruperti in 48 ore e che ha portato al fermo del presunto assassino, ovvero lo zio del 47enne, Giuseppe Lombardino, il movente sembra essere stato legato al mondo della droga con un "errore di persona" sul reale bersaglio da colpire. "L'obiettivo era un'altra persona, il movente legato agli stupefacenti, in realtà si è trattato di piccolo spaccio, sicuramente un movente futile. La riflessione che faccio- continua il questore Renato Cortese- è che c'è sempre un tipo di fenomeno delittuoso, che può essere l'omicidio, ma che sullo sfondo c'è sempre un disagio, fatti che avvengono in quartieri degradati e soprattutto c'è una diffusione eccessiva di droga. Siamo abituati a un contesto territoriale dove l'omertà non è notizia. Nel caso specifico non bisognava tutelare l'autore dell'omicidio bensì il familiare che aveva colpito per errore la vittima, però mi sembra poco per parlare di quadro emergenziale per la città. Avendo dato nome e cognome dell'autore, il giallo si è risolto, sarebbe dato grave al contrario, e il mistero si è dipanato e possiamo affrontare il quartiere del Cep che si appresta a festeggiare il Capodanno".


E sul tema della diffusione della droga in città è stata fatta una riflessione.
"Il nostro compito- continua Renato Cortese - è assicurare la sicurezza pubblica e prevenire ed arrestare chi commette questi reati. In realtà quotidianamente avete notizia di spacciatori arrestati ma anche di grosse operazioni antidroga e credetemi che i pusher arrestati sono all'ordine del giorno e consentitemi di ringraziare anche le altre Forze dell'ordine per l'impegno sul campo.Il problema è che se ci sono tanti spacciatori vuol dire che c'è una notevole richiesta e allora bisogna porsi la domanda " per quale motivo tanti giovani escono la sera con l'obiettivo di compere la droga. Questa è una riflessione che forse non merita una risposata da un questore ma da un equipe di esperti. Se parliamo di droga l'allarme sociale c'è ed è in linea con le altre grandi città. Basti leggere le cronache romane.li il problema è più drammatico . Conoscete i problemi e penso all'episodio delle due ragazze investite in viale Francia e l'autista è risultato positivo al test sul consumo di stupefacenti. E' un problema sociale, di persone, anche di professionisti che non riescono magari a lavorare se non fanno uso di droga. Pensare di risolvere il problema soltanto con l'arresto credo che sia come raccogliere con un cucchiaio l'acqua nell'oceano. Noi facciamo la nostra parte, le indagini sul narcotraffico ci sono, però sarebbe ora che qualcun altro si interrogasse su come affrontare questa emergenza. Noi affrontiamo il tema interfacciandoci con i ragazzi ma anche e soprattutto facendo attività di prevenzione classica. Facciamo una serie di attività di contorno alla movida non soltanto con l'alcool test e drug test. Una serie di attività che portano dei risultati".

Invece riguardo la festività del Capodanno, con i due concerti previsti uno nel quartiere Cep e uno in piazza Giulio Cesare, il questore Renato Cortese si è soffermato sui servizi di ordine pubblico.

"Sia al Cep che alla Stazione centrale- conclude Cortese- saranno sottoposti a controllo con i metal detector tutti coloro che entreranno nell'area. Ci saranno dei numeri limitati con il conta persone, saranno inibiti borse, oggetti vari e faremo in modo di passare un Capodanno come già avvenuto l'anno scorso e due anni fa all'insegna del divertimento, cercando di assicurare la serenità di tutti i partecipanti".

Nessun commento:

Posta un commento