Festa Polizia Municipale Marsala

Sig. Vice Prefetto, Sig.ri Onorevoli, Sig. Sindaco, Sig. Presidente del Consiglio, Assessori e Consiglieri, gentili Autorità, cari ospiti ed amici, personale della Polizia Municipale in servizio e in quiescenza, un sentito grazie per la vostra presenza qui oggi. Grazie per aver accettato l’invito della città alla celebrazione della sua Santa Patrona Maria SS della Cava, anche patrona della Polizia Municipale di Marsala.
Questi ringraziamenti, che tengo a fare prima di ogni altra considerazione, sono l’apprezzamento per la vicinanza, che tramite voi illustri rappresentanti delle istituzioni e della società civile, la città dimostra ai suoi operatori di Polizia Locale, rendendo così omaggio al Corpo della Polizia Municipale di Marsala del ruolo prezioso e insostituibile che esso riveste in ambito cittadino. Con grande piacere ci ritroviamo, dopo un anno, nella sala convegni del Comando, per festeggiare quella che è per tutti noi una giornata di festa che ci offre l’occasione per tracciare un bilancio sulla nostra attività e sul lavoro e l’impegno che quotidianamente svolgiamo sul territorio. 
Attività che in questi anni sono diventate sempre più numerose e diversificate. Mai come in questi tempi le problematiche connesse alla criminalità, all’insicurezza, all’inciviltà, al disagio vengono associate, nel sentire comune, a fenomeni tipicamente urbani. A fenomeni che chiamano in causa direttamente le responsabilità dei governi locali nella costruzione attiva del bene sociale della sicurezza. Al Sindaco e alla sua Polizia, oggi, si chiede una sicurezza urbana attiva, coinvolgente e partecipata, a 360 gradi e 24 ore al giorno, capace di rispondere non solo ai problemi legati alla percezione della sicurezza, ma anche a questioni di varia natura, che vanno dal decoro urbano all’ordine pubblico, dalla sicurezza stradale alla convivenza civile.
Le Polizie Municipali sono, insieme ai Sindaci, sempre più il punto di riferimento per i cittadini che necessitano di risposte complesse e immediate. Sono figure di prossimità, i cui compiti richiedono sempre nuove competenze e professionalità, che vanno ben oltre quelle riconosciute comunemente o attribuite dalla normativa statale. Agli operatori viene rivolta in primo luogo una richiesta di tranquillità e presidio permanente degli spazi delle nostre città. Gli appartenenti a questo Corpo sono il front office dei cittadini per una serie di attività: dalla gestione della viabilità, alla sicurezza nei luoghi pubblici, dall’attività sanzionatoria all’incolumità dei nostri figli davanti alle scuole, dalle indagini di polizia giudiziaria ai servizi a tutela della salute e dell’incolumità pubblica. Insomma, rappresentano un punto di ascolto e, al tempo stesso, un presidio straordinario di legalità e sicurezza urbana.
Le donne e gli uomini della Polizia Municipale sono un po' come i Sindaci, parafulmini di gioie e di dolori, di accuse e di strette di mano, di ansie e sorrisi, con la necessità di mostrare sempre l’altra guancia e assicurare il rispetto della legge. Io dico il terminale più esposto dell’amministrazione comunale che dà risposte quotidiane, forse non eclatanti, ma comunque incisive. Il Principio di prossimità e di contatto con il cittadino è quel fattore essenziale dal quale l’operato e la “mission” della Polizia Locale non possono prescindere. Gli operatori hanno in sé una “missione delicata” che riassume ogni altro tipo di controllo che sono chiamati ad operare: lavorare per la legalità, perché solo con la legalità vi può essere coesione, tolleranza e convivenza. Questa “missione” richiede convinzione e dedizione, quando si parla con la gente, quando si trasmettono messaggi di ordine e sicurezza, quando il rapporto verbale non sempre risulta essere sufficiente e dunque si rischia di sconfinare nell’illegalità, nel disordine e nell’inciviltà.
A noi viene chiesto non solo di vigilare sull’osservanza delle leggi, dei regolamenti e degli altri provvedimenti amministrativi, non solo di garantire l’integrità e la conservazione del patrimonio comune, ma anche di scendere per le strade, tra le persone comuni, di ascoltare, a volte di mediare e di lavorare per riuscire a ristabilire la regola che è stata infranta, onorando sempre la divisa indossata e utilizzando le parole, i gesti e il buon esempio. 
E poi ci viene chiesta credibilità. La nostra città ha bisogno di servitori “credibili”. E la credibilità passa, innanzitutto, per la disciplina. A coloro cui sono affidate pubbliche funzioni, la nostra Costituzione, impone di attenderle con “onore e disciplina”. Dunque decoro, dignità, quali accezioni del termine “onore”, ma anche “disciplina”, intesa non solo come rispetto del complesso delle norme per assicurare il buon funzionamento e la regolarità di una Amministrazione, ma “disciplina” declinata nella sua accezione interiore, come tensione etica nell’approccio alla funzione che a ciascuno è affidata. La Polizia Municipale, oggi, rappresenta il risultato della necessità di adattarsi ai nostri tempi, rispondendo alle esigenze di una sicurezza moderna, integrata e in continua trasformazione. E’ il frutto del coraggio di andare oltre le competenze tradizionali, che pure restano il perno dell’operato, e assicurano le necessarie funzioni di vigilanza e del rispetto alla legalità. Il nostro impegno nel corso degli ultimi anni si è andato modellando, in sinergia con le altre Forze di Polizia, per assicurare lo svolgimento di attività particolari, legate a manifestazioni e a eventi, per garantire la giusta e doverosa conservazione del patrimonio pubblico, oltre che il rispetto della legalità e della fruibilità di aree verdi e di spazi cittadini che, anche a causa degli inevitabili cambiamenti della nostra società, presentano aspetti mutevoli e varie criticità che ogni giorno vanno analizzate e affrontate con senso di responsabilità e di tutela della tranquillità. Da questa consapevolezza sono nati i progetti di potenziamento controllo del territorio messi in atto dall’Amministrazione attraverso la Polizia Municipale. Interventi inizialmente volti ad offrire una maggiore presenza sul territorio, poi divenuti progetti di ridisegno delle logiche organizzative del Servizio, mirati oltre che ad una maggiore presenza anche e soprattutto ad una presenza migliore e qualificata. E poiché abbiamo la contezza che, mai come oggi, la sicurezza debba essere declinata nella sua accezione di “valore condiviso”, al quale tutti possono e debbono fornire il proprio contributo, abbiamo lavorato a modelli di sicurezza integrata ed urbana, attraverso la stipula di protocolli di intesa che hanno coinvolto la Prefettura di Trapani, qui egregiamente rappresentata dalla Dott.ssa Valeria Ferrante, il Comune, e le altre Forze di Polizia del territorio, che qui pubblicamente ringrazio per la preziosa collaborazione e per l’importante sinergia che si è creata nel tutelare il bene pubblico della “sicurezza urbana”, sotto l’egida del Sig. Prefetto . In un momento storico in cui l’intero territorio viene destabilizzato dalla perdita di certezze, di spazi e di punti fermi, garantire la tranquillità della collettività, costituisce obiettivo comune di tutte le Forze di Polizia, che ognuno persegue, con le proprie articolazioni territoriali, mobili e specializzate, tutti però con unicità di indirizzo e compattezza di azione. Ogni qualvolta che non saremo in grado di incontrare i bisogni, di ascoltare le richieste provenienti dai nostri concittadini, non soltanto avremo tradito quei valori sui quali abbiamo siglato il nostro patto di lavoro, ma avremo negato la nostra stessa ragione di esistere. Noi esistiamo in quanto siamo al servizio della nostra gente. La qualità dell’abitare, la disponibilità dei servizi, il miglioramento della mobilità, sono innanzitutto servizi alla persona, ma il loro valore incide sulla serenità collettiva, sulla crescita, sulla partecipazione attiva dei cittadini, sull’educazione dei giovani, sulla tenuta complessiva delle reti di comunità. Sentirsi “comunità”, dice il Capo dello Stato nel suo messaggio di fine anno, significa condividere valori, prospettive, diritti e doveri. La collettività, che rappresenta il soggetto da tutelare, è la risultante di molteplici componenti, che, nell’ottica della sicurezza partecipata, non possono prescindere da una convinta, diffusa e reciproca interazione. Mi riferisco, in particolare, al ruolo della famiglia, della scuola e del mondo del lavoro nella società: nel contesto di queste tre principali componenti, che ne modellano il carattere, le abitudini ed il senso di appartenenza ad una comunità, si sviluppa, da sempre, la vita dell’uomo. E’ nella graduale educazione al rispetto, sia degli altri, sia delle regole comuni, che si forma progressivamente la coscienza civica, la quale, nelle persone più sensibili e disponibili, evolve in concreta generosità. Una collettività si distingue anche dai piccoli, ma significativi gesti quotidiani, che vanno commentati per i più giovani e riscoperti per gli altri: conferire correttamente i rifiuti, guidare con prudenza, esprimersi senza turpiloquio, cedere un posto a sedere in autobus costituiscono esempi, magari banali, di quanto, riflettendo, si possa fare per migliorare lo stile di vita proprio e, per somma di comportamenti, di quello delle comunità di appartenenza. Purtroppo, oggi, gli atteggiamenti individuali di egoismo (in prevalenza ispirati da esempi effimeri) generano prevaricazione e causano comportamenti spesso moralmente illeciti, se non illegali, specie nelle più giovani fasce di età, anche per la scarsa propensione alla propria elevazione intellettuale con la conseguente, ridotta capacità critica. La diffusione impetuosa di internet e di conseguenza dei social network sta evidenziando un'ampia componente di illegalità. Si moltiplicano gli episodi di cyber-bullismo che rischiano di compromettere uno sviluppo sereno degli adolescenti. La sicurezza partecipata, dunque, presuppone interazione tra le varie componenti della collettività, nella convinzione che rivolgersi alle Istituzioni preposte alla tutela dei cittadini non costituisce delazione, ma atto di collaborazione e di responsabilità civica, tanto più efficace per il contenimento e l’eliminazione di comportamenti illeciti quanto più sollecita è la segnalazione degli stessi. La coscienza civica ed il dovere morale di impedire la prosecuzione di questi e di qualsiasi altro reato impongono, senza timore, la denuncia di tali delinquenti, sia da parte delle vittime, sia da parte di coloro che sono a conoscenza di questi spregevoli comportamenti, nella consapevolezza che rimanere indifferenti, specie se si è terzi rispetto al reato, significa, a parti invertite, non ricevere l’aiuto di alcuno allorquando si avesse bisogno. “Siamo un paese dalla passionalità intensa e dalle strutture fragili”, scriveva Aldo Moro nel 1978 con parole che potrebbero essere pubblicate sui quotidiani di domani. “Ma”, continuava lo statista, “Oggi dobbiamo vivere, oggi è nostra la responsabilità, si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi. Si tratta di vivere il tempo che ci è dato con tutte le sue difficoltà”. Ebbene posso dire che gli appartenenti alla Polizia Municipale di Marsala si assumono ogni giorno appieno la responsabilità di servire la comunità in questi tempi così tormentati. Lo testimoniano i tanti numeri della nostra attività. Nell’anno appena trascorso oltre a momenti difficili, abbiamo vissuto anche tanti momenti belli ed intensi, e se questa città è cresciuta si deve soprattutto alla nostra presenza. Vorrei citare tra le tante manifestazioni pubbliche che hanno dato lustro alla città di Marsala e che ci hanno visto protagonisti per la nostra massiccia partecipazione: i tre giorni di Futura Marsala - la Scuola Digitale che ha richiamato studenti da tutta la Sicilia, la riapertura del Palazzetto dello Sport, gli eventi sportivi data la presenza del Marsala Calcio in Serie D della Lega Nazionale Dilettanti, i tanti concerti e spettacoli che si sono tenuti al Teatro Impero e al Teatro Sollima, senza considerare il costante impegno per le solenni processioni del giovedì e venerdì Santo che ormai sono diventate per questa città una punta di eccellenza. Eventi che a tanti potrebbero non dire niente, e che invece a me raccontano di una forza straordinaria, di tanti giorni festivi trascorsi al lavoro, lontani dai propri cari, di strade da liberare, di interventi da coordinare, di una città che vuole essere all’altezza di queste sfide e che oggi attraverso il suo Comandante, vi dice grazie, perché se sta crescendo lo sta facendo grazie a voi. Per questo, e per tanti altri motivi, è giusto che la Polizia Municipale di Marsala, abbia i riconoscimenti che gli spettano oltre alle garanzie necessarie a salvaguardare le tantissime professionalità che vi operano. Con grande soddisfazione, e qui voglio in particolare ringraziare il Vice Sindaco dott. Agostino Licari e il Presidente del Consiglio Dott. Vincenzo Sturiano, abbiamo appreso che nel Documento Unico di Programmazione nella sezione relativa al fabbisogno del personale predisposto dalla Giunta e approvato dal Consiglio Comunale, il personale della Polizia Municipale è stato portato a 32 ore settimanali; ciò ha sottolineato il riconoscimento dell’importanza delle attività svolte dalla Polizia Municipale nelle politiche di sicurezza urbana, come fattore di coesione e sviluppo economico della città. Faremo l’uso migliore delle risorse che ci sono state attribuite e delle quali comprendiamo l’importanza in un momento di ristrettezze. La risorsa umana è il principale patrimonio della nostra istituzione. Dobbiamo ricambiare la fiducia che tutta l’amministrazione ci riconferma ogni giorno, e anzi fare tutto il possibile per aumentarla ulteriormente. Ma questa fiducia, questo credito della nostra amministrazione non si conquista una sola volta e per sempre, come un trofeo da riporre nel salotto buono di casa. La fiducia è il risultato di un patto con i nostri amministratori, che si rinnova ogni giorno con la condotta di ciascuno di noi. Il 2019 è stato un anno impegnativo quanto ricco di risultati e soddisfazioni. Primi fra tutti sono gli eccellenti risultati ottenuti sui servizi di polizia stradale, di cui la Polizia Municipale ha l’onere e l’onore di spiccare. In tale campo sono state garantite in media 10 pattuglie giornaliere che hanno accertato oltre 18.000 violazioni al codice della strada e rilevato quasi 300 incidenti stradali. Sul tema dei sinistri stradali possiamo e dobbiamo fare ancora di più, anche se il numero è in calo negli ultimi anni, ancora troppi sono quelli con esito mortale o con lesioni gravi e gravissime. Emerge anche a Marsala, come nel resto del paese, il preoccupante fenomeno della pirateria stradale, che ci vede impegnati ad individuare soggetti che fuggono dopo aver provocato incidenti con feriti e decessi: va qui ricordata la brillante operazione che ha portato all’identificazione ed al fermo, in poche ore, dell’autore di un sinistro stradale che ha provocato la morte di un giovane uomo e lesioni gravissime di due bambine in tenera età, che si è dato alla fuga simulando il reato a carico di un’altra persona, anch’ella denunciata. Qualcosa è stato fatto in tema di prevenzione, specie con l’educazione stradale per far comprendere ai giovani il rispetto delle regole, per far emergere il concetto di comportamenti consapevoli attraverso le lezioni presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e molto è stato fatto anche in tema di repressione con l’utilizzo delle strumentazioni in dotazione (autovelox e street control) che ci hanno consentito di notificare oltre 3000 verbali per eccesso di velocità, che rimane la prima causa di sinistri stradali, e di sottoporre oltre 500 veicoli a fermi e sequestri amministrativi in quanto sprovvisti di copertura assicurativa e revisione, fenomeni correlati al momento di grave difficoltà economica attraversato dal nostro paese. Parimenti importanti per la salute e l’incolumità dei cittadini sono stati i numerosi servizi condotti dai nuclei di polizia giudiziaria ecologia e decoro urbano, reparti che esprimono livelli di eccellenza per la riconosciuta professionalità e competenza specialistica acquisita in settori particolarmente sensibili e verso cui è costantemente cresciuta l’attenzione dell’opinione pubblica, anche per i vibranti richiami che, segnatamente per quanto attiene l’abbondono di rifiuti, ha sempre formulato il nostro Sindaco. Va pure ricordato l’importante e copioso lavoro del personale che non riveste qualifiche di polizia, ma che svolge quella delicatissima attività amministrativa e di supporto che sono indispensabili al buon funzionamento della struttura. Basti pensare alle quasi 1000 ordinanze di viabilità, alle 800 autorizzazioni amministrative rilasciate e agli oltre 10.000 atti protocollati. E’ tuttavia impossibile ricordare l’attività di ogni reparto, di ogni unità, di ogni ufficio che, per l’impegno e la dedizione dimostrati dai suoi componenti, uomini e donne, meriterebbero di essere menzionati ad uno ad uno. Pertanto il mio personale ringraziamento va a tutti voi, agenti e ufficiali, collaboratori amministrativi, ausiliari del traffico, per il vostro impegno al servizio della nostra città, per la vostra presenza costante nelle piccole e grandi battaglie quotidiane che questa amministrazione sta conducendo. Da donna, prima ancora che da Comandante, vi dico grazie per essere stati al mio fianco, al fianco della città, per non aver mai fatto un passo indietro, ancora una volta sono stata orgogliosa di voi. Lo sono ogni giorno, per le piccole e grandi azioni quotidiane che vi vedono protagonisti, dalle operazioni di soccorso negli incidenti stradali ai presidi nei luoghi sensibili di questa città, dalle attività di salvaguardia del decoro urbano al controllo del traffico, e potrei fare qui altri mille esempi in cui la prima figura cui tutti si rivolgono è sempre l’agente di Polizia Municipale. Il Corpo che oggi mi onoro di comandare è il risultato di tanto lavoro di ciascuno degli appartenenti a questa struttura, della sinergia che si è prodotta con l’amministrazione che ha creduto nei progetti che abbiamo proposto, condiviso e coltivato negli ultimi tre anni. Ringrazio per questo il Sig. Sindaco Dott. Albero Di Girolamo, ma lo ringrazio soprattutto per la scrupolosa dedizione con la quale in questi anni ha seguito e continua a seguire l’attività del Corpo, per l’autorevolezza, la serietà e la competenza con le quali ha ricoperto il suo ruolo, per l’impegno profuso per garantire il rispetto dei diritti individuali e collettivi, le regole della convivenza civile e della sicurezza urbana. Mi accingo a concludere ricordando a tutti noi qui presenti che sin dall’inizio del XIX secolo alla Pubblica Amministrazione era attribuito il compito di garantire l’ordine sociale e la continuità nella realizzazione dei “fini” decisi dai rappresentanti del popolo, svegliando i dormienti e abituandoli ad un senso vigile di responsabilità. La missione delle donne e degli uomini della Polizia Municipale deve essere improntata alla strenua difesa del principio di legalità che è la condizione per la costruzione di una società più giusta, più equa e più sicura. Per usare le parole del Presidente Mattarella, “…la sicurezza è condizione di un’esistenza serena. Ma la sicurezza parte da un ambiente in cui tutti si sentono rispettati e rispettino le regole del vivere comune”. In una triste stagione di viadotti che cadono, la Polizia Municipale dovrebbe sempre più costruire con il proprio lavoro quotidiano ponti valoriali per spiegare che, per edificare una comunità più giusta e più sicura, “Non sono ammissibili zone franche dove la legge non è osservata” perché il rischio è che le istituzioni appaiano inadeguate, “con cittadini che si sentono soli ed indifesi”. La cifra morale del nostro impegno deve essere il costante tentativo di far maturare la consapevolezza che il rispetto delle regole è la massima garanzia per le libertà individuali di ciascun cittadino. 
Viva la città di Marsala 
Viva la Sua Polizia Municipale Via l’Italia

Nessun commento:

Posta un commento