Renault punta sul futuro: Captur ibrida plug-in e Clio full hybrid con E-Tech

di Giancarlo Drago
Continua il percorso di Renault verso un’offerta di prodotto che rende l’esperienza dell’elettrico accessibile al maggior numero possibile di persone.
Ecco che dopo la presentazione di Nuova Clio e Nuovo Captur nel 2019, la casa francese ha presentato in anteprima mondiale al Salone dell’ Automobile di Bruxelles le versioni ibrida e ibrida plug-in di due sue vetture di punta: Nuova Clio E-TECH e Nuovo Captur E-TECH Plug-in.
Due modelli che completano l’offerta di elettrificazione più ampia di tutto il mercato: full hybrid con Nuova Clio E-TECH, plug-in hybrid con Nuovo Captur E-TECH Plug-in e full-electric con Nuova ZOE. Offerta che sarà estesa al segmento superiore con Mégane E-TECH Plug-in, che consente ai clienti di adattarsi a tutti i tipi di utilizzo a seconda della tecnologia desiderata, riducendo le emissioni di CO2 e contenendo i consumi di carburante, anche sulle lunghe distanze.
Queste nuove proposte di ibrido hanno la soluzione tecnica E-Tech declinata in due versioni: full hybrid la Clio, ibrida plug-in la Captur, supportate dalle diverse capacità del pacco batterie che ne determinano l’autonomia ìn elettrico: 1,8 kWh per l’utilitaria, 9,8 kWh per il suv urbano.

Comunque le due vetture si differenziano nel dato di potenza massima espressa dal sistema ibrido: 140 cavalli per l’utilitaria, 160 cavalli per Captur. Quest’ultimo inoltre si avvantaggia della maggior disponibilità di energia e arriva a coprire fino a 50 km nel ciclo misto WLTP, con una velocità massima limitata a 135 km/h. Il tutto con la ricarica alla spina , ma comunque c’è un sensore che attiva il funzionamento full-hybrid nel momento in cui la carica residua risulti insufficiente per andare solo in elettrico.
Su Nuova Clio E-TECH, la motorizzazione ibrida offre la massima efficacia in fase di utilizzo con una reattività dinamica tra le migliori del mercato, che si concretizza in una capacità di accelerazione da 80 a 120km/h in soli 6,9 secondi.
Il cuore delle due Renault è in un motore benzina aspirato da 1.6 litri con due unità elettriche e una trasmissione meccanica priva di frizione. 
L’ avvio avviene sempre sin modalità elettrica, con il motore termico che subentra solo quando necessario per alimentare il motore elettrico indirettamente, mediante lo starter-generatore oppure per contribuire alla trazione, o per assicurare la massima potenza del sistema. L’assenza della frizione fa sì che l’innesto del quattro cilindri al corretto regime di rotazione sulla linea di trazione avviene grazie al motogeneratore che funge da starter.
Ad alimentare il pacco batterie di Captur ibrida plug-in e di Clio ibrida pensa anche la frenata rigenerativa, in fase di rallentamento e di frenata, anche con il supporto dell’impianto idraulico. Nella marcia in città, nuova Clio E-Tech per l’80% del tempo opera da veicolo elettrico e assicura un consumo del 40% inferiore rispetto a una versione benzina.

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